L’UNITA DELLA REPUBBLICA E’ UGUAGLIANZA DEI DIRITTI
L’UNITA DELLA REPUBBLICA E’ UGUAGLIANZA DEI DIRITTI

I  –  t  –  a  –  l  –  i  –  a     (spaccata) ?

Partiamo da lontano per capire qualcosa della storia. Dopo la caduta dell’Impero Romano nel  “bel Paese” sono cominciati a scendere predatori stranieri e a spezzettarlo in Stati e staterelli  colonizzandolo. Con le guerre d’Indipendenza  (1848/’60/’66) e l’Impresa dei Mille (1860), orgoglio italiano, c’è un inizio di riunire il Paese e cacciare lo straniero. Con la Breccia di Porta Pia (1870) si è  sancito l’annessione dello  Stato della Chiesa al Regno d’Italia. La prima Guerra (1915/’18) ha prodotto milioni di vittime civili e militari tutto per costruire il Paese con i suoi confini naturali. Poi c’è stato un periodo buio  di vent’anni  dove libertà e democrazia sono soppresse e iniziando così quel male assoluto che ha portato il Paese alla seconda guerra mondiale e alla lotta di Liberazione con il suo bagaglio di milioni di morti, soprattutto tra i giovani :  i 6 (sei) milioni di Ebrei,  le Fosse Ardeatine, il sacrificio dei sette fratelli Cervi, l’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, il sacrificio del Carabiniere Salvo D’acquisto, il grande tributo di morti del sud come quelli di Acerra dimenticati per anni. Tutti gli Eserciti di altri paesi e brigate partigiane e tutti gli eccidi che se ne parla di meno che si sono perpetrati nel nostro Paese ma hanno contribuito, con il loro tributo di sangue, a liberare il Paese dalla “belva umana” (pensiero ripreso dal post: Festa della Liberazione del 25 aprile) .  Si deve ricordare anche la vergogna delle leggi  razziali  con i conseguenti campi per l’internamento  civile nell’Italia fascista, come quello di Fossoli e la Risiera di S. Saba. Si è riusciti così ad avere un Paese Libero e  Democratico con una Costituzione Antifascista e con i suoi scossoni nel corso del tempo fino ad oggi.                                                                                                                                           Con le elezioni del settembre 2022 vinte da una parte politica, di conservatorismo di destra,  c’è un tentativo ossessivo giorno per giorno di tornare a: stati e staterelli e favorire le lobby a scapito della gente comune sempre più povera. Quella parte politica  si è riempita di parole di Patria unica e indivisibile invece la loro parola d’ordine è: “dividi ed impera” ed è stata coniata così la parola “democratura” un misto di Democrazia e autoritarismo sostanziale. Nel Paese ci sono venti Regioni:  5 (cinque) sono a Statuto Speciale che dovrebbero essere come le altre a statuto ordinario  questa è la vera riforma da fare.  Il 24 gennaio il Senato  ha dato il via libera all’Autonomia Differenziata che prevede 23 materie di cui quelle principali sono:  Istruzione, Sport, Ambiente, Energia, Trasporti, Cultura e Commercio Estero.  Si formeranno cosi Regioni con regime di Autonomia Differenziata che in prima istanza sono: Lombardia, Veneto e Liguria e che non verseranno le tasse nel calderone centrale ma serviranno per queste Regioni. Cosi facendo si creerà un divario enorme  e conflittualità tra nord sempre più opulento e il sud fermo al palo, con Regioni figlie di un Dio minore,   con una povertà che crescerà. Tutto questo può rientrare in quella famosa malattia politica chiamata “annuncite” che si manifesta specialmente in vista di tutte le elezioni politiche e in questo caso delle prossime Europee?.  Le materie dell’A.D. sono sottoposte ai Lep, Livelli Essenziali di Prestazione. Ci sono, soprattutto, delle materie: sanità, scuola, trasporti e ambiente che devono essere trattate con equità con uguali diritti da nord a sud per tutto nel Paese. Per la costituzione dell’A.D. occorre un finanziamento cospicuo e ci si domanda dove si troveranno i soldi per questa riforma? Forse dal PNRR?  O forse aumentando le tasse? . Tutto ciò è una spaccatura del Paese.

Come si è arrivati a questo punto ? Forse perché  tra le componenti a destra qualcuno vuole il “premierato” un Paese  con una democrazia del Capo (Capocrazia) per avere più potere scambiato con l’Autonomia Differenziata? 

Una serie di domande  non hanno una risposta concreta ma una cosa è certa si vuole destabilizzare la democrazia con  la sua ricchezza e potere distribuiti equamente a tutti con la sostituzione di un Governo di Elite dove un “gruppo”  ristretto di persone detiene la maggior parte della ricchezza  e Potere del Paese.

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