La marcia della vergogna

La marcia della pace Perugia Assisi, quest’anno assume dei contorni vergognosi, che non esiterei a definire osceni. Con un manifesto che è tutto un programma.

Ennesimo palcoscenico per tutti quei “pacifisti”  che non si creano molti problemi a mettere Russia e Ucraina, aggressore e aggredito, sullo stesso piano. In nome di una pace a tutti i costi, che di giusto ha ben poco. Dimenticando le lezioni della storia, che ci dicono che una pace ingiusta non regge, che finisce per portare solo ad altre guerre. 

Si perché secondo questi scienziati della sinistra pacifista, Putin ha sbagliato ma in fondo anche Zelensky …

Viviamo in una democrazia libera, noi, dove tutti possono esprimere la loro opinione. E quindi anche queste teorie, che io nella mia libertà definisco vergognose, trovano il loro spazio. Certo non bisogna mai dimenticare che ad altre latitudini questo non è possibile, in Russia l’opposizione alla guerra di Putin trova ben poco spazio. Però a questo punto, visto quello che succede in Italia, penso che effettivamente chi si oppone alla guerra, rappresenta una piccola minoranza del popolo russo, e forse anche con un’informazione libera le cose cambierebbero poco. Ma questo non lo sapremo mai, un rischio la libertà nell’informazione, che Putin non intende proprio correre.

Forse dobbiamo accettare che la società in cui pensavamo di vivere, quella per cui ci siamo vantati, paladina dei diritti dell’uomo e dei più alti valori civili, è diversa. Le sue viscere sono piene di istinti meschini, che con cinica razionalità non si fanno scrupoli di abdicare a tutti i valori sbandierati a gran voce, quando non vengono messi alla prova dei fatti.

Forse i veri valori dell’Occidente sono la comodità e l’ipocrisia.

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