Una giovane studentessa italiana di nome Martina Voce, di 21 anni, è stata vittima di un violento attacco presso il negozio dove lavorava a Oslo. L’aggressore è stato identificato come l’ex fidanzato della ragazza, un informatico di 24 anni di origini indiane, anch’egli rimasto ferito durante l’accaduto. Attualmente, Martina è ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale della capitale norvegese, dopo aver subito un’operazione di sette ore. Il padre, Carlo Voce, avvocato di professione, ha espresso fiducia nelle capacità dei medici, pur sottolineando il pericolo che ancora incombe sulla salute della figlia.
L’attacco è avvenuto nel negozio “Smak av Italia”, situato nel centro commerciale Vulkan di Oslo. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane informatico avrebbe raggiunto Martina e l’avrebbe colpita alla carotide con un coltello, provocandole numerose ferite. Alcuni colleghi della vittima sono intervenuti prontamente, riuscendo a fermare l’aggressore. Uno di questi colleghi, inizialmente arrestato, è stato poi rilasciato, in quanto la sua azione è stata giudicata come un legittimo atto di emergenza.
La relazione tra Martina e il suo ex fidanzato si era interrotta circa due mesi prima dell’aggressione, e pareva che il giovane avesse accettato la fine del rapporto. Tuttavia, si è presentato inaspettatamente sul luogo di lavoro della ragazza lo scorso venerdì, dando inizio all’incidente violento.
L’aggressione ha destato grande sconvolgimento e preoccupazione tra coloro che conoscevano Martina e i colleghi della catena di negozi dove lei lavorava. Una testimonianza oculare ha descritto lo scenario terribile e l’immediato intervento della polizia. “C’era molto sangue e la polizia è arrivata rapidamente”, ha affermato il testimone.
In risposta all’incidente, i familiari di Martina hanno sporto denuncia, e la Procura di Roma, competente per i casi che riguardano cittadini italiani all’estero, ha aperto un’indagine. Il presunto responsabile dell’attacco, ora in stato di fermo, è accusato di tentato omicidio e verrà trasferito in carcere una volta dimesso dall’ospedale.
L’ubicazione dell’aggressione, vicinissima all’ospedale, ha indubbiamente giocato un ruolo cruciale nella tempestività dei soccorsi, secondo quanto riportato dai medici. In caso contrario, Martina avrebbe potuto non sopravvivere, data la gravità delle ferite riportate.
Questa tragica vicenda ha scosso molti, in attesa di ulteriori sviluppi e con la speranza che Martina possa superare questa fase critica nel suo percorso di guarigione.