A Seminara, un piccolo paese nella provincia di Reggio Calabria, una giovane ragazza, indicata con il nome di fantasia Clelia, ha mostrato un coraggio straordinario nel denunciare le ripetute violenze sessuali subite. La sua storia, che coinvolge un gruppo di ragazzi noti nel luogo per la loro storia criminale, evidenzia un contesto di minacce, ricatti e omertà diffusa.

Clelia, mentre frequentava una scuola superiore a Palmi, ha trovato la forza di opporsi ai suoi aguzzini, nonostante la sua giovane età. La zona è nota per le infiltrazioni della ‘ndrangheta, e il silenzio spesso è la risposta prevalente a simili vicende. Ma grazie a delle intercettazioni casuali durante investigazioni su altri crimini, la polizia è entrata in contatto con lei, portando alla luce gli abusi subiti.

La ragazza, sostenuta unicamente dalla madre e da una delle sue sorelle, ha dovuto affrontare anche l’opposizione di altri membri della famiglia che, legati al suo ex fidanzato, hanno cercato di dissuaderla dal denunciare. Clelia è riuscita a superare ostacoli enormi, non solo trovando il coraggio di parlare, ma aiutando anche un’altra giovane vittima ad aprirsi, portando infine all’arresto di 16 persone.

Il contesto familiare e sociale che Clelia ha dovuto affrontare è stato particolarmente ostile. Alcuni familiari avevano addirittura pianificato di mandarla in un centro di salute mentale a Taurianova, il che sarebbe stato un ulteriore mezzo per farla tacere. Clelia ha tuttavia resistito, trovando nella polizia un supporto fondamentale che l’ha aiutata nel delicato processo di denuncia.

Nonostante la gravità dei fatti, il caso ha suscitato una reazione tiepida a livello locale. A Seminara, non sembra esserci stato un grande coinvolgimento da parte delle istituzioni o della comunità. Le autorità religiose e civiche del paese sono rimaste in silenzio, e la vicenda sembra non aver destato l’interesse che meritava.

Clelia, ora lontana da Seminara, vive in un luogo sicuro e cerca di ricostruire la sua vita. Tuttavia, i segni di quel passato sono ancora presenti, come il silenzio scandito dalle persone del suo paese di origine che continuano a ignorare il dramma vissuto da una delle proprie giovani cittadine.

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