L’interesse dei governi europei, siano essi di sinistra o di destra, verso l’esperimento dei centri migranti in Albania è crescente. Questa strategia è considerata un modello, mentre le polemiche sollevate dall’opposizione e da una parte della magistratura politicizzata in Italia appaiono sempre più fuori luogo. La premier italiana ha recentemente convocato un vertice con i ministri chiave per discutere la situazione. In questo contesto, il governo italiano sottolinea il “forte consenso in Europa” su questo approccio. Tuttavia, figure dell’opposizione come Elly Schlein del Partito Democratico criticano l’iniziativa, definendola “inumana, inefficace e dispendiosa”, invitando l’esecutivo a fermarsi.
La questione della gestione dei flussi migratori rimane centrale per il governo italiano. Durante un incontro strategico tra la premier e diversi ministri, è stata riaffermata la volontà di continuare a collaborare con i partner dell’UE alla ricerca di “soluzioni innovative” per il fenomeno migratorio, alla luce anche di una recente sentenza della Corte di Cassazione che legittima il governo a stabilire un elenco di Paesi sicuri. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha esplicitato che il governo proseguirà nell’affrontare la questione nel rispetto delle norme comunitarie, sottolineando l’apprezzamento di altri Paesi per queste soluzioni.
Dall’altro lato, i centri migranti in località come Shengjin e Gjader, attualmente vuoti, si preparano ad entrare a pieno regime. Nonostante le critiche dell’opposizione, che evidenzia presunti fallimenti del progetto, il governo mantiene la sua linea di azione. Intanto, il Consiglio dei ministri ha discusso e approvato diversi provvedimenti, tra cui misure per accelerare l’attuazione del Pnrr e un nuovo pacchetto di armi per l’Ucraina.
Al termine delle discussioni del Consiglio, la premier ha lodato i risultati ottenuti dalla zona economica speciale del Mezzogiorno, affermando che il Sud sta diventando una “locomotiva d’Italia” sotto la nuova amministrazione. Per gennaio è prevista una revisione dettagliata degli interventi che hanno beneficiato questa regione.