Gene Spector, cittadino americano nato a San Pietroburgo, è stato condannato dal tribunale di Mosca a 15 anni di detenzione con l’accusa di spionaggio. La sua condanna avrà luogo in una colonia penale di massima sicurezza, come indicato dal giornale indipendente russo Mediazona. Spector, che stava già scontando una pena di quattro anni per corruzione, dovrà anche pagare una multa di 14.116.805 rubli, equivalenti a circa 140.500 dollari.

Nel 2020, Spector si era dichiarato colpevole per la sua partecipazione come intermediario nella consegna di tangenti ad Anastasia Alekseyeva, la quale era assistente dell’ex vice primo ministro russo Arkady Dvorkovich all’epoca. Prima dei suoi problemi legali, Spector aveva ricoperto la carica di presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Medpolymerprom.

Negli ultimi mesi, diversi americani sono stati condannati in Russia. La CNN ha evidenziato il caso di Stephen Hubbard del Michigan, condannato a quasi sette anni per aver presuntamente combattuto come mercenario a favore dell’Ucraina. In un’altra vicenda simile, Robert Woodland, un americano di origine russa, ha ricevuto una condanna a 12 anni e sei mesi per reati legati al traffico di droga, anch’egli destinato a una colonia penale di massima sicurezza.

Tra i casi più noti vi è quello di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, condannato a 16 anni con l’accusa di spionaggio per conto della CIA. Il suo arresto avvenne mentre lavorava a Ekaterinburg nel marzo 2023. Tuttavia, Gershkovich è stato successivamente rilasciato in un rilevante scambio di prigionieri tra Russia e Occidente finalizzato lo scorso agosto.

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