La compagnia aerea di bandiera israeliana, El Al, ha recentemente annunciato la sospensione di tutti i voli da Tel Aviv a Mosca per la settimana in corso. La decisione è stata presa a seguito degli “sviluppi nello spazio aereo russo”, come riportato dalla nota ufficiale della compagnia. El Al ha previsto una nuova valutazione della situazione nel corso della prossima settimana per determinare se sia possibile riprendere la rotta prevista. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, la sospensione potrebbe essere collegata alla recente ipotesi che un volo della Azerbaijan Airlines precipitato in Kazakistan possa essere stato abbattuto da un sistema di difesa aerea russo.
Nel frattempo, in tema di rapporti internazionali, è stato reso noto che il presidente iraniano Masoud Pezeshkian si recherà a Mosca il 17 gennaio per firmare un accordo di cooperazione con il presidente russo Vladimir Putin. L’ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Jalali, ne ha dato comunicazione ufficiale tramite l’agenzia di stampa Tasnim.
Alla luce delle crescenti tensioni nella regione del Mar Baltico, il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha manifestato preoccupazione riguardo a un presunto sabotaggio ai danni di quattro cavi di telecomunicazioni sottomarini. Durante una conferenza stampa, Orpo ha affermato che la Finlandia reagirà con fermezza a qualsiasi interferenza sulle sue infrastrutture sottolineando la necessità di misure per tenere sotto controllo la cosiddetta flotta ombra russa.
Nel contesto della guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha affrontato vari argomenti durante un recente incontro con la stampa. Ha affermato che la Russia potrebbe ricorrere all’utilizzo di missili ipersonici Orechnik se fosse necessario. Ha anche ribadito che la Russia risponde sempre in modo speculare agli attacchi sul suo territorio, e si è dichiarato impegnato a raggiungere tutti gli obiettivi dell’operazione militare entro il 2025. Il capo del Cremlino ha sottolineato la volontà di porre fine al conflitto in Ucraina anziché congelarlo, in risposta al suggerimento di Donald Trump di rimandare l’adesione dell’Ucraina alla NATO per 10-20 anni.
Sul fronte diplomatico, la Slovacchia si è detta pronta a offrire una piattaforma per i negoziati di pace tra Russia e Ucraina. Tuttavia, da Parigi è arrivata una risposta decisa: una fonte diplomatica francese ha dichiarato che qualsiasi processo negoziale deve essere determinato dall’Ucraina stessa, ricordando che una pace duratura non può essere conseguita senza il coinvolgimento del paese attaccato.
Infine, la Russia si è detta disponibile a fornire gas attraverso l’Ucraina pur contestando le condizioni stabilite da Kiev. Putin ha rivelato che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva proposto nel 2021 di posticipare l’adesione dell’Ucraina alla NATO, offerta che Putin ha reso nota durante il suo incontro con la stampa.