A 63 anni, con una lunga carriera in ambito militare e nell’intelligence, il prefetto e generale di Corpo d’Armata Giovanni Caravelli dirige da cinque anni l’Aise, l’agenzia per i servizi segreti esteri italiani. Tra i suoi successi si annovera la liberazione di numerosi ostaggi, come i 18 pescatori (di cui otto italiani) sequestrati nel 2020 in Libia dalle forze del generale Haftar e i recenti sforzi diplomatici per il rilascio di Cecilia Sala, una giornalista detenuta per 21 giorni in Iran.

Caravelli gode di una reputazione di grande abilità diplomatica e contatti di alto profilo, che gli hanno permesso di gestire situazioni delicate e complesse, come l’allerta terrorismo in Europa, il Russiagate e la crisi migratoria dal Nord Africa, implementando strategie per ridurre gli sbarchi. In Iran, dopo la detenzione della youtuber Alessia Piperno, ha nuovamente dimostrato la sua capacità di risolvere situazioni apparentemente insormontabili.

Originario di Frisa, in provincia di Chieti, Caravelli ha consacrato la sua carriera alla difesa e alla sicurezza nazionale. Dopo aver iniziato come ufficiale di artiglieria contraerea, si è specializzato in ricognizione e guerra elettronica. Le sue competenze lo hanno portato a partecipare a missioni in Afghanistan, Iraq, Bosnia, Kosovo e Libano, e a diventare consigliere militare per l’ONU in Afghanistan. È stato scelto nel 2018 dall’allora ministro della Difesa Elisabetta Trenta per il ruolo di vice direttore dell’Aise e due anni dopo ha assunto la direzione dell’Agenzia sotto il mandato del governo Conte.

Negli ultimi anni, Caravelli ha mantenuto la fiducia dei vari governi che si sono susseguiti, compresi quelli di Mario Draghi e Giorgia Meloni. Tuttavia, ha dovuto affrontare momenti sfidanti, come le critiche ricevute dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che sono poi state difese dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Mantovano.

Il suo approccio strategico e la capacità di agire sotto traccia ma efficacemente sono stati determinanti in operazioni complesse, come la liberazione di ostaggi. Il suo operato è segnato da una combinazione di abilità diplomatica e competenza tecnica, messa in campo per affrontare le complesse sfide legate alla sicurezza nazionale.

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