In una mattina come tante, presso l’iconico Antico Caffè Greco di Roma, un rinomato avvocato penalista ha deciso di concedersi un brunch in compagnia di una cliente venuta a seguire un processo. L’incontro avrebbe avuto un esito inaspettato quando, al momento di saldare il conto, l’avvocato si è trovato di fronte a una cifra che lo ha lasciato sbalordito: 86 euro per un pasto piuttosto semplice.

Il dettaglio di ciò che è stato consumato includeva un panino con bresaola, una pizzetta con mozzarella, un croissant salato, oltre a due bottiglie d’acqua da mezzo litro e due caffè, serviti comodamente al tavolo. Il cliente ha tentato di mantenere compostezza di fronte alla sorpresa della somma finale, riconoscendo però la sua disattenzione: sarebbe infatti bastato semplicemente consultare il menù per evitare lo shock.

In effetti, il costo di una singola pizzetta si è rivelato pari a due porzioni di una deliziosa carbonara al ristorante Tulliat, ben noto luogo di ritrovo per avvocati e magistrati presso la cittadella giudiziaria di Roma. I 7 euro per un caffè e gli 8 euro per l’acqua, quando la stessa bottiglietta viene venduta a 50 centesimi nel distributore automatico del Tribunale, sembrano sproporzionati. Tuttavia, il privilegio di assaporare queste modeste pietanze in un luogo di così grande importanza storica, frequentato da giganti della cultura come Byron, Leopardi e Goethe, non ha prezzo.

All’Antico Caffè Greco, che sorge dal 1760 nel cuore della città eterna, oltre al costo, conta anche l’esperienza: come quella di gustare un panino nello stesso luogo in cui Gogol concepì “Anime morte”. Analogamente, un croissant a 16 euro ha il potere immaginario di collocare chi lo gusta accanto ai pensieri del grande D’Annunzio.

L’avvocato, alla fine, ha deciso che conserverà lo scontrino come un ricordo, una sorta di testimonianza del proprio impegno e generosità. Lo ha paragonato ad un cimelio, un po’ come quelle vecchie sentenze di assoluzione che si conservano con affetto. L’esperienza, sebbene costosa, ha offerto una lezione preziosa: prendere nota dei prezzi nel menù prima dell’ordine è una saggia precauzione.

Resta il sorriso e il gesto ironico di esporre lo scontrino, un memento non solo del costo del brunch, ma anche della storicità e del prestigio di quei tavoli. Il suo restare come prezioso ricordo sottolinea quanto, talvolta, il valore delle cose superi il loro prezzo.

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