L’inaugurazione di Donald Trump del 20 gennaio come presidente degli Stati Uniti si sta delineando come un evento che attirerà una schiera di populisti di destra a livello globale. Tradizionalmente, questo tipo di cerimonie rappresentano un rito democratico di forte impronta patriottica e sono concepite principalmente per il pubblico locale. Solitamente, i capi di stato stranieri e i governi non vengono invitati, con la partecipazione limitata per cortesia ai diplomatici esteri. Tuttavia, Trump, noto per non seguire le convenzioni, ha deciso di invitare numerosi leader stranieri, molti dei quali ha già incontrato telefonicamente o presso la sua residenza di Mar-a-Lago in Florida. Tra questi nomi spiccano il Presidente argentino Javier Milei e il leader cinese Xi Jinping.
Tra i vari invitati, l’assenza del presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è stata particolarmente evidente, mentre personaggi dell’estrema destra e nazionalisti sono stati ampiamente accolti. Saranno presenti figure come Nigel Farage, anti-europeista britannico, Éric Zemmour, politico francese di spicco, Tom Van Grieken del Belgio e Mateusz Morawiecki, ex Primo Ministro polacco noto per le sue tensioni con Bruxelles. A loro si uniranno anche vari ministri, diplomatici e altri politici stranieri desiderosi di avvicinarsi al prossimo presidente degli Stati Uniti.
La presenza di questi leader non è normale secondo Edward Frantz, capo del dipartimento di storia e scienze politiche dell’Università di Indianapolis, che afferma come la cerimonia sia un affare completamente interno. In effetti, secondo i dati del Dipartimento di Stato americano, non vi sarebbero precedenti di altri capi di stato stranieri presenti alle cerimonie di insediamento. Tuttavia, gli esperti avvertono che questi dati potrebbero essere incompleti.
L’elenco degli invitati di Trump condivide un filo ideologico comune: molti provenienti dalla destra o dall’estrema destra, o sono leader che Trump ha elogiato in passato. Questo dettaglio rivela molto sulla direzione politica che l’amministrazione Trump potrebbe prendere e su chi potrà esercitare una maggiore influenza sul presidente una volta alla Casa Bianca.
Tra i nomi più importanti, figurano il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni e Javier Milei, il populista argentino che ha vinto la presidenza nel 2023. Milei, definito come un “titano della riforma economica” in un volantino per il “Ball Ufficiale Inaugurale Ispanico” precedente alla cerimonia, ha già confermato la sua partecipazione. Meloni, che ha visitato Mar-a-Lago e ha ricevuto elogi da Trump, ha espresso la volontà di partecipare, compatibilmente con i suoi impegni istituzionali.
Anche il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, noto estimatore di Vladimir Putin e spesso chiamato il “bad boy” della politica europea, è stato invitato, anche se non potrà essere presente. Per i leader meno allineati con Trump, decidere se partecipare a una tale cerimonia non è semplice, data la necessità di mostrare rispetto pubblico per il presidente americano e l’importanza delle relazioni personali nelle dinamiche diplomatiche.
La volontà di Trump di mantenere un dialogo aperto con Xi Jinping è stata segnalata anche dall’invito rivolto al leader cinese, anche se la breve preavviso e la consuetudine cinese di pianificare i viaggi con molti mesi di anticipo rendono improbabile la sua partecipazione. Tuttavia, Pechino potrebbe inviare un suo rappresentante senior, come suggerito da recenti indiscrezioni, per mantenere aperto il dialogo con l’amministrazione Trump.
Tra gli altri leader internazionali che parteciperanno, figurano il Ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar e il Ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya. Anche il Presidente salvadoregno Nayib Bukele, nonostante non abbia ancora confermato la sua presenza, e il Presidente ecuadoriano Daniel Noboa saranno presenti.
Personalità del mondo della tecnologia, come Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, parteciperanno alla cerimonia, accompagnati da imprenditori europei come il francese Xavier Niel. Dall’Italia, si prevede la presenza del Primo Ministro Meloni, mentre dal Regno Unito, oltre all’ambasciatrice britannica Karen Pierce, l’elenco degli invitati include altre figure di rilievo.