La newsletter di Selvaggia Lucarelli ha scatenato un intenso dibattito che potrebbe protrarsi per diversi giorni o addirittura settimane. Oggetto delle sue dichiarazioni sono Sonia Bruganelli, Paolo Bonolis e l’ex agente di quest’ultimo, Lucio Presta. Secondo quanto scritto dalla giornalista, la Bruganelli avrebbe influenzato notevolmente Bonolis nel corso degli anni, trasformandolo in un “soldatino ubbidiente”.
Lucarelli ha tracciato un resoconto dettagliato della relazione personale e professionale tra Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis, menzionando anche i supposti tradimenti da parte di lei, cominciati dopo la nascita del loro figlio Davide. Di fronte a queste affermazioni, la Bruganelli non ha tardato a rispondere, invitando Lucarelli a non coinvolgere i suoi figli nelle diatribe pubbliche.
In sua difesa è intervenuto anche Angelo Madonia, l’attuale compagno di Sonia Bruganelli, che attraverso un post sui social media ha sottolineato l’importanza di mantenere il silenzio se non si ha nulla di costruttivo da dire. La frase, “Non parlare, salvo che tu possa migliorare il silenzio”, è stata interpretata come una sottile critica rivolta a Lucarelli. Questo messaggio sembra quindi voler proteggere Bruganelli dalle polemiche, dando voce al suo sostegno nei confronti della compagna.
L’intera vicenda è ulteriormente complicata dal recente divorzio professionale tra Bonolis e Presta, con Lucarelli che ha insinuato che Sonia Bruganelli abbia giocato un ruolo chiave nel cambiamento di dinamica tra il conduttore e il suo ex agente. Infatti, la giornalista ha fatto riferimento a un “fatto terribile” mai rivelato prima e ha persino accennato a un malore che avrebbe colpito Bonolis in passato.
Questa intricata rete di affermazioni e smentite tiene il pubblico col fiato sospeso, con la consapevolezza che la diatriba potrebbe non limitarsi solo a commenti sui social, ma evolversi in un confronto più accesso nei giorni futuri. Nell’attesa di ulteriori sviluppi, rimane incerta la portata delle reazioni di tutte le parti coinvolte.