Nel contesto del giuramento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, le tensioni transatlantiche hanno visto un significativo incremento. In questo scenario, Mathias Döpfner, CEO del colosso editoriale tedesco Axel Springer, noto anche come proprietario di POLITICO, avanza una proposta alternativa per affrontare tali criticità. Secondo Döpfner, è giunto il momento per gli Stati Uniti e l’Unione Europea, insieme a paesi democratici come il Giappone, il Canada e l’Australia, di unire le forze per creare una vasta alleanza commerciale. L’obiettivo di questa coalizione sarebbe opporsi alle pratiche commerciali sleali adottate da autocrazie come la Cina e la Russia.

Nel suo recente volume, “Affari con i dittatori: Guida di un CEO per la difesa della democrazia,” Döpfner espone la sua visione. L’opera, che combina elementi di memoir con aspetti di manifesto, è una rivisitazione aggiornata di un libro rilegato pubblicato nel 2023. In essa, l’autore riflette sull’errore commesso dagli Stati Uniti e dai paesi occidentali nel concedere, dopo la Guerra Fredda, alla Cina pieno accesso ai propri mercati. Tuttavia, Döpfner sostiene che non è troppo tardi per correggere questo errore strategico. Il libro critica il principio del “Wandel durch Handel” o “cambiamento attraverso il commercio,” concetto appreso dal cancelliere tedesco Helmut Kohl ai tempi della sua gioventù giornalistica. L’idea sperava di favorire una trasformazione in paesi autocratici come la Cina attraverso maggiori legami commerciali.

Sfortunatamente, il risultato è stato diametralmente opposto rispetto alle aspettative. Döpfner osserva che, invece di promuovere liberalizzazione e apertura, le relazioni commerciali più strette con le democrazie occidentali hanno reso le autocrazie, come la Russia e la Cina, ancor più radicali e antidemocratiche. Contrariamente all’intento iniziale, la democrazia ha subito un indebolimento e l’Occidente si è trovato intrappolato in una rete di dipendenza commerciale, con conseguenze poco favorevoli.

Da qui nasce l’idea di Döpfner di promuovere il “cambiamento attraverso nessun commercio.” Egli propone un’Alleanza per il Commercio della Libertà, che prevede l’eliminazione di tutte le restrizioni commerciali tra i paesi democratici partecipanti, imponendo invece tariffe elevate sui paesi non-democratici.

In un’intervista rilasciata a POLITICO Magazine, Döpfner ha illustrato come la sua proposta possa in realtà allinearsi con la visione di Trump sugli affari globali, nonostante le sue frequenti espressioni di scetticismo verso l’Europa e l’apparente disinteresse per le norme democratiche. Döpfner suggerisce che il concetto di “America First” avrà successo solo se l’America non agirà isolata. Ci sono situazioni in cui il supporto di partner è essenziale per massimizzare l’efficacia delle pressioni.

L’intervista è stata rivista per ottimizzare la sua lunghezza e chiarezza.

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