L’ex Commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton, ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea per intraprendere un nuovo incarico presso la Bank of America. Questo avallo ha suscitato discussioni, poiché esiste una norma che impone un periodo di attesa di due anni agli ex Commissari prima di avviare nuove attività che coinvolgano lobbying o possibili conflitti di interesse. L’Articolo 245 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea è stato ritenuto compatibile con l’impegno post mandato di Breton come membro del Consiglio Consultivo Globale della banca americana.
Secondo il Codice di Condotta della Commissione, gli ex Commissari sono tenuti a rispettare un periodo di “rasserenamento” di due anni. Per il Presidente della Commissione, tale periodo è esteso a tre anni. Daniel Freund, membro dei Verdi tedeschi al Parlamento europeo, ha sollevato interrogativi su come questa posizione non possa essere considerata una forma di lobbying. Ha criticato il presunto rigore dei periodi di rasserenamento affermando che le decisioni vengono pubblicate su un sito web, dove il suo team ne monitora l’evoluzione.
Thierry Breton ha lasciato il suo incarico di Commissario il 16 settembre dell’anno scorso. Ha dichiarato che il suo nuovo ruolo con la Bank of America è di natura “consultiva” e, pur essendo retribuito, non rappresenta un impegno a tempo pieno. La decisione della Commissione, resa nota a dicembre, sottolinea che Breton ha segnalato all’esecutivo dell’UE la sua intenzione di unirsi al consiglio di consulenti nell’ottobre precedente. La partecipazione al consiglio prevede tre riunioni l’anno.
A novembre, la Commissione ha passato al vaglio la richiesta di Breton, richiedendo ulteriori dettagli, prima di approvare il suo nuovo incarico con la condizione che non si impegni in attività di lobbying, soprattutto in aree legate alle sue precedenti mansioni. La decisione della Commissione evidenzia l’impegno di Breton a evitare qualsiasi forma di lobbying, in particolare riguardo alle questioni di cui si era occupato, e a rispettare l’obbligo di segretezza professionale e integrità.
Breton ha inoltre evidenziato che, durante il suo mandato alla Commissione, non ha mai avuto contatti con la Bank of America. La Commissione è stata spesso oggetto di critiche per la cosiddetta “porta girevole” che vede funzionari pubblici passare a ruoli in settori che avevano regolamentato. Casi celebri includono l’ex Presidente della Commissione José Manuel Barroso, che è diventato presidente di Goldman Sachs poco dopo aver terminato il servizio pubblico, e l’ex capo tecnologico Neelie Kroes, coinvolta in lobbying per Uber all’inizio del suo periodo di rasserenamento e anche successivamente. Nel 2018, si è assistito a un’estensione del periodo di rasserenamento da 18 mesi a due anni, per tentare di arginare tali preoccupazioni.