Maria Arena, ex parlamentare europea, è stata recentemente accusata di far parte di un’organizzazione criminale nell’ambito dello scandalo di corruzione noto come Qatargate, secondo quanto riportato dai media belgi. Lo scandalo coinvolge vari esponenti del Parlamento europeo e funzionari, accusati di aver concesso favori politici in cambio di denaro e regali da nazioni come il Qatar e il Marocco. Arena è stata interrogata dal giudice istruttore giovedì scorso, dopo un precedente interrogatorio della polizia avvenuto all’inizio del 2024. Nonostante ciò, il suo coinvolgimento – o la sua innocenza – in questo scandalo è rimasto un enigma persistente da quando la polizia ha scoperto l’organizzazione nel dicembre 2022.
Maria Arena ha comunicato al giornale La Libre Belgique che il giudice l’ha accusata di partecipazione a un’organizzazione criminale, ma non di corruzione o riciclaggio di denaro, accuse che invece gravano sulla maggioranza degli altri imputati principali. Ha espresso al quotidiano belga un senso di rivalsa in merito alle notizie che ipotizzavano la sua connivenza, chiarendo che il giudice non ha trovato prove di corruzione a suo carico.
Arena, esponente di spicco della politica socialista belga, era alla guida della sottocommissione per i diritti umani del Parlamento europeo e figura di rilievo nel gruppo dei Socialisti e Democratici al momento dello scoppio dello scandalo, verso la fine del 2022. Tuttavia, a gennaio 2023, si è dimessa dalla presidenza del comitato a seguito di una rivelazione di POLITICO riguardante un viaggio finanziato dal Qatar di cui non aveva fatto menzione, responsabilità attribuita ad un errore della sua assistente. Arena ha mantenuto il suo seggio al Parlamento europeo fino alle elezioni del 2024, a cui ha scelto di non partecipare come candidata.
Attualmente, l’indagine condotta dalle autorità belghe non ha ancora raggiunto il tribunale, a causa di diversi ostacoli legali presentati dalle difese degli altri principali accusati, tra cui l’ex Vice Presidente del Parlamento europeo Eva Kaili e l’ex deputato Antonio Panzeri, presunto architetto dell’organizzazione criminale. Arena continua a proclamare la propria innocenza, sostenendo che le accuse mosse contro di lei dipendono unicamente dalle sue connessioni con altre persone coinvolte nello scandalo.