Nella città di Agrigento, conosciuta anche come la città dei Templi, si è inaugurata la Capitale della Cultura tra luci e ombre. Alla cerimonia, presso il Teatro Pirandello, erano presenti molti studenti e ben 43 sindaci, tutti in trepidante attesa del discorso del Presidente Mattarella. La città si è preparata al meglio per l’occasione, anche se non sono mancate piccole ironie, come quella che ha visto emergere in via Atenea, mentre il personale del Gambrinus serviva caffè e brioches in attesa dell’atterraggio dell’elicottero presidenziale.
La preparazione per l’evento ha incluso operazioni di maquillage urbano, con strade asfaltate in velocità grazie all’intervento finanziario del governatore Schifani. Il governatore, noto per il suo carattere energico, è arrivato con fondi per coprire le numerose buche sulle strade principali, in modo da garantire una degna accoglienza al Capo dello Stato. Questa frenesia nei lavori ha, però, sollevato critiche e commenti sarcastici, soprattutto perché alcuni aspetti fondamentali, come i tombini, sono stati dimenticati sotto strati di asfalto.
La situazione è stata paradossale: da un lato, l’aspetto estetico migliorato della città; dall’altro, il disagio dei residenti, come evidenziato da un operaio dell’acquedotto che ha dovuto scusarsi con i condomini per la temporanea interruzione del servizio idrico. Nonostante gli incidenti di percorso e le critiche, la città spera di capitalizzare quest’occasione e di portare avanti progetti culturali sostenibili.
Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico, ha proiettato la sua attenzione sul Palacongressi, proponendo di trasformarlo in un attrattore culturale capace di ospitare la Biblioteca Pirandello ed eventi per i turisti. Intanto, la demolizione dell’hotel Jolly dei Templi solleva dubbi tra i cittadini: al suo posto sorgerà un centro commerciale, una decisione discussa e approvata da un Consiglio comunale accondiscendente.
Il futuro dell’area non è del tutto chiaro ma c’è una volontà, da parte delle istituzioni e dei cittadini, di evitare che questa sia solo un’occasione di breve termine. Il governatore Schifani auspica una continuazione del dialogo fra gli amministratori territoriali e le istituzioni culturali, per garantire uno sviluppo costante e coordinato. Si percepisce anche la volontà di alcuni, come Totò Martello, di sottolineare esigenze e malesseri, anche distaccandosi simbolicamente da Agrigento per avvicinarsi a un’identità diversa.
L’inaugurazione si è conclusa con un video emozionante di Gaetano Aronica, che ha lanciato un appello a “correre” rivolto simbolicamente alla città stessa, affinché non si arresti. Il messaggio di rispetto, evocato anche da Natalia Re, presidente del “Movimento per la gentilezza”, ha fatto da eco all’invito a costruire un’accoglienza basata sulla cordialità.