Cecilia Sala, giornalista, ha raccontato la sua esperienza di prigionia in Iran durante un’apparizione nel programma televisivo “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio. Durante l’intervista, Sala ha condiviso dettagli sul suo arresto a Teheran il 19 dicembre e la sua successiva detenzione nel carcere di Evin, fino alla sua liberazione l’8 gennaio. Questo evento è stato possibile grazie a un complesso gioco diplomatico tra Stati Uniti, Italia e Iran.
Sala ha descritto la monotonia e l’isolamento della sua detenzione, in cella da sola per giornate intere, e le difficoltà affrontate durante i lunghi interrogatori. Nonostante le pressioni, non è mai stata fisicamente danneggiata dai suoi carcerieri, anche se gli interrogatori erano estenuanti e prolungati. Ha raccontato di come abbia passato il tempo contando le dita e leggendo i pochi materiali che le erano concessi, come “Kafka sulla spiaggia” di Murakami, scelto da chi la deteneva.
La giornalista ha poi svelato che durante la sua permanenza in Iran il contatto con l’esterno era limitato a poche chiamate, che le erano concesse solo per giustificare la sua sparizione. Ha espresso il timore che il suo arresto potesse essere legato a ragioni politiche, ipotizzando che si cercasse di farla apparire come un ostaggio in un gioco diplomatico più ampio. Questo si è manifestato in particolare con il timore di un’escalation da parte degli Stati Uniti nei confronti dell’Iran sotto la nascita dell’amministrazione Trump.
Cecilia Sala ha escluso un ritorno in Iran fintanto che il regime della Repubblica Islamica rimarrà al potere. Ha inoltre sottolineato i rischi diplomatici e la fragilità della sua situazione, dovuti alla complicata rete di relazioni tra i vari paesi coinvolti. Durante l’intervista ha menzionato il coinvolgimento di Elon Musk nelle trattative, anche se nessuno della sua famiglia ha mai avuto contatti diretti con lui, dimostrando la complessità e l’ampiezza dell’operazione che l’ha riportata in libertà.
Il racconto di Cecilia Sala offre uno spaccato della sua esperienza personale e delle dinamiche geopolitiche che possono influenzare la vita di un singolo individuo.