Achille Lauro ritorna per la quarta volta a Sanremo, ma stavolta con un approccio musicale differente. Abbandonate le sonorità abituali, presenta una ballad che evoca la fuga dalla quotidianità, come in un racconto tra un lui e una lei che preferiscono la libertà di una Peugeot al conformismo genitoriale. Ispirata allo stile dei Five O’Clock degli Aphrodite’s Child, la canzone è accompagnata da un sax anni Ottanta che culmina in un finale intenso, mentre una chitarra acustica folk viene modernizzata dall’autotune.
In questa evoluzione, emergono profonde influenze della scuola genovese, facilitando il passaggio dal genere trap al pop d’autore. Tra i brani in gara, spicca quello di Bresh, il cui titolo creativo riflette un’immersione nella mente e nel cuore creativi. D’altra parte, Brunori Sas trasforma le sue esperienze di vita familiare e paternità in una ballad melodica che esprime sia gioie che insicurezze. Con un’atmosfera degregoriana e il tocco artistico di Sinigallia, il musicista calabrese racconta un viaggio emozionale ricco di immagini personali.
Tra i partecipanti, Elodie apporta un tocco vintage, evocando la malinconia degli anni Sessanta di Mina, arricchita da un’orchestrazione drammatica e una base techno moderna. Tuttavia, altri tentativi di contemporaneizzare si confrontano con il rischio di perdere la propria unicità, come nel caso di quei brani che puntano a un facile successo radiofonico con ritmi dritti e testi ironici.
Giorgia, invece, emerge mettendo in risalto le sue capacità interpretative attraverso una ballad che si appoggia su melodie à la Lucio Dalla, mentre Irama fa ritorno con un brano carico di emotività e conflitto interiore. Sul versante opposto, alcune proposte risultano appesantite da una narrazione frammentata e da elementi sonori che emulano mode musicali già consumate.
Per gli artisti provenienti dalla scena indie, la sfida sembra essere quella di integrare una vena più pop senza rinunciare alle proprie radici, mentre il viaggio musicale di Noemi e Fedez esplora temi personali e attuali con arrangiamenti che equilibrano tradizione e contemporaneità.
All’interno di queste nuove espressioni musicali, le emozioni e le storie variegate trovano spazio sia nei brani che abbracciano momenti di leggerezza, sia in quelli che esplorano tematiche profonde e intime, come la celebrazione dei legami familiari e le sfide personali. E mentre alcuni, come Darkomi, offrono un’intrigante narrazione autobiografica, altri cercano di riaffermare la loro identità attraverso ritmi che spaziano dal funk al latin, sempre con un occhio rivolto al presente e ai trend musicali globali.