Nel giorno in cui ha assunto ufficialmente la presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump ha firmato una serie di provvedimenti esecutivi, con alcuni degli atti più significativi compiuti nel contesto del Campidoglio, dopo il giuramento ufficiale, in seguito davanti a una folla di 20 mila sostenitori riuniti alla Capital One Arena, e infine, in serata, presso la Casa Bianca. Tra le prime mosse del suo ritorno alla guida degli Stati Uniti, Trump ha cancellato 78 ordini esecutivi adottati da Joe Biden, oltre a introdurre nuove misure che, per la loro natura controversa, potrebbero portare a contenziosi legali e necessitare di interventi legislativi del Congresso.
Steve Bannon, stratega dietro la prima vittoria elettorale di Trump e figura di spicco della destra radicale, ha descritto questa serie di ordini come un “inondazione di regolamenti” che potrebbe risultare difficilmente comprensibile e valutabile dagli organi d’informazione. Le direttive spaziano da semplici adeguamenti simbolici, come l’eliminazione delle bandiere a mezz’asta in occasione del lutto nazionale per la morte di Jimmy Carter o la rinomina del Golfo del Messico a “Golfo d’America”, a dichiarazioni di intenti generici riguardanti la riduzione dei costi della vita e l’opposizione alla censura.
Tra le misure più incisive sul fronte interno, si ritrovano provvedimenti riguardanti la giustizia, con la concessione della grazia agli assalitori del Congresso del 6 gennaio 2021 non responsabili di violenze. Sul piano ambientale, è stata decretata l’uscita dagli Accordi di Parigi, mentre nel settore energetico si è verificato un ulteriore innalzamento dei volumi d’estrazione di idrocarburi.
L’immigrazione costituisce un altro punto cardine, attraverso la dichiarazione dello stato d’emergenza al confine con il Messico e una decisa azione contro le gang criminali operative nelle grandi aree urbane americane, utilizzando strumenti previsti dall’Alien Enemies Act del 1798. La legalità dell’immigrazione viene ulteriormente compressa attraverso il blocco dell’app CBP One, utilizzata per regolarizzare l’ingresso di 1450 persone al giorno sul suolo statunitense. Nel contesto di queste misure, la possibile abolizione dello ius soli resta ancora non concretizzata, a causa delle sfide legali e costituzionali connesse.
Un’altra tematica di rilievo, i dazi sulle importazioni, resta in attesa di ulteriori sviluppi, con Trump che sembra intenzionato a sfruttare il tema come leva per negoziati commerciali più favorevoli con paesi come Messico, Canada, Europa e Cina. Nel frattempo, è stato concesso un prolungamento del servizio di TikTok, nonostante un divieto del Congresso, in vista di possibili accordi sulla gestione della proprietà della piattaforma, largamente utilizzata negli Stati Uniti.
In tema di ambiente ed energia, l’annullamento delle normative a favore dell’auto elettrica introdotte da Biden riflette una chiara inclinazione verso l’aumento delle perforazioni, anche in aree protette, con l’obiettivo di diminuire i costi del petrolio e del gas e incrementare la competitività dell’industria nazionale.
Infine, Trump ha anche intrapreso azioni in ambito sociale, abolendo politiche volte alla diversità e all’inclusione, riducendo le misure di tutela per gli studenti transgender e riaffirmando una concezione binaria del genere. Anche le politiche a favore degli afroamericani adottate finora sono state eliminate, segnando una netta inversione di rotta rispetto al passato.