L’opera di Gabriel García Márquez si configura come un mosaico di storie di sopravvivenza, rappresentando anche la Colombia con i suoi incessanti mutamenti. Uno degli incipit più memorabili della letteratura si rintraccia in “Cent’anni di solitudine”, dove il colonnello Aureliano Buendía, di fronte al plotone d’esecuzione, ricorda il pomeriggio in cui il padre lo portò a vedere il ghiaccio. Quest’immagine iniziale costituisce il punto di partenza anche per l’adattamento seriale, il primo nella storia, che esplora il viaggio dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene di Melquíades: la saga di un secolo di solitudine della famiglia Buendía. I membri di questa stirpe nascono, amano e muoiono, travolti da un destino inesorabile.

Quando il libro arrivò in Italia nel 1968, Mario Luzi osservò che l’arte narrativa e mitica della storia non chiedeva di distinguere rigidamente tra realtà e irrealtà nel mondo dei Buendía. Nella serie prodotta da Netflix, quest’indistinto linguistico viene sapientemente conservato. L’inizio risale a José Arcadio, capostipite della famiglia, fondatore della città di Macondo alla fine del XIX secolo, che si sposò con la cugina suscitando l’ira dei familiari. A loro fu profetizzato che avrebbero generato un’iguana, una maledizione sulla discendenza, dando il via a una saga che attraversa generazioni segnate da follia, amori impossibili, guerre sanguinarie e il terrore di una terribile predestinazione a vivere cent’anni di solitudine.

Il tema della peste dell’insonnia emerge in una struttura narrativa ciclica, che si radica nella coscienza delle figure matriarcali di Ursula e Pilar Ternera. Il merito di Alex Garcia Lopez e Laura Mora Ortega sta nell’aver preservato la forma del romanzo, un racconto collettivo di resilienza che si interseca con la storia colombiana e le sue continue trasformazioni. Notevoli sono le performance di Marco González e Susana Morales, capaci di sostenere il peso di una produzione così ambiziosa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *