La pratica di condensare i momenti più significativi di un evento è realizzata secondo una logica di scrittura che elegge il frammento a unità primaria di significato. Questo approccio solleva alcune riflessioni per il ministro Giuseppe Valditara. Il riassunto, un tempo essenziale, è stato soppiantato dai cosiddetti highlight.

Tempo fa, nel pomeriggio inoltrato della domenica, la televisione celebrava l’arte del riassunto. Questo non era solamente un esercizio scolastico, ma piuttosto un modo per rendere un testo originario in maniera efficace senza appesantirlo, distinguendo chiaramente le informazioni principali. Il testo originale era rappresentato dai 90 minuti delle partite di calcio. Situazione simile si verificava nel ciclismo per manifestazioni come il Giro d’Italia o il Tour de France, quando in tarda serata, la Rai forniva un riassunto delle tappe svolte. Alcuni erano dei veri maestri, altri un po’ meno, ma la Rai ancora oggi mantiene viva questa tradizione delle sintesi.

Il concetto di riassunto merita ulteriore attenzione. In un articolo pubblicato su L’Espresso il 10 ottobre 1982, Umberto Eco scrisse “L’elogio del riassunto”, chiedendo a dodici celebri autori di cimentarsi in esercizi esemplari in quindici righe. Riassumere non è solo un compito di riduzione ma richiede rispetto verso il testo di partenza e la sua struttura, un lavoro ben lontano da quello “piatto, falsamente oggettivo” della didattica più noiosa, come affermava Calvino. Un riassunto è una prova di sintesi e rappresenta un indicatore rilevante per verificare la comprensione del testo, una capacità spesso carente tra coloro che frequentano i social: leggono, ma non comprendono.

Veniamo ora agli highlight. Nel linguaggio televisivo, si tratta dei momenti più significativi di un evento sportivo esposti in un servizio giornalistico. La sintesi delle partite o delle tappe, o di qualsiasi altro evento, non viene più realizzata tramite un riassunto, bensì utilizzando l’audio originale, montato in frammenti. Questa modalità si basa su una scrittura che adotta il frammento come unità di significato. Grazie agli highlight, anche una partita noiosa sembra emozionante; tuttavia, attraverso di essi non si coglie appieno il modo di giocare di una squadra. Gli highlight si caratterizzano per essere veloci, economici, “digeribili”: l’intero mondo della rete si nutre degli highlight “presi in prestito” dalla televisione. Tuttavia, questi ultimi comportano una scelta, una selezione o un’operazione mentale nel processo decisionale? No, si selezionano automaticamente.

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