Durante la celebrazione del Giorno della Memoria al Quirinale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha riflettuto sull’orribile retaggio del nazismo e del fascismo rappresentato da Auschwitz. Egli ha sottolineato che le leggi razziste emanate in Italia dal regime fascista e la complicità con la Germania nazista condussero direttamente a quel terribile abisso nella storia dell’umanità. La macabra struttura con le sue recinzioni elettrificate, torrette minacciose, camere a gas, ciminiere e crematori provoca ancora oggi un orrore sconfinato e invita a una profonda riflessione sulle nostre convinzioni e coscienze. Auschwitz non deve essere considerato semplicemente come un sito storico, ma come una ferita sempre aperta che ci interroga continuamente.
Liliana Segre, senatrice a vita, ha partecipato all’incontro condividendo con i giovani presenti un invito significativo. Rispondendo a una domanda di una studentessa su come costruire una Memoria durevole, Segre ha consigliato di investire nello studio della storia e della geografia e di liberarsi dell’ossessione per il cellulare. Questi semplici gesti possono aiutare le giovani generazioni a sviluppare una comprensione più profonda del passato e delle proprie radici.
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha dichiarato al termine della cerimonia che la battaglia per la memoria della Shoah è una lotta continua. Ha sottolineato l’importanza di attualizzare il racconto di quegli eventi, come fatto dal presidente Mattarella e dalla senatrice Segre, per mantenere viva la memoria e prevenire il ripetersi di simili atrocità.
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