Lorenzo Cherubini, noto al grande pubblico come Jovanotti, si appresta a lanciare il suo nuovo album intitolato «Il corpo umano vol. 1», previsto in uscita venerdì 31. La copertina del disco presenta una rivisitazione del celebre gioco da tavolo «Allegro chirurgo», dove l’immagine del cantautore stesso è al posto del paziente. Un modo ironico e simbolico per affrontare un recente periodo di difficoltà personale, caratterizzato da un grave incidente in bicicletta a Santo Domingo, che ha richiesto una complessa riabilitazione e un’ulteriore operazione al ritorno in Italia.

Il processo creativo per comporre le canzoni del nuovo album è stato, per Jovanotti, una sorta di diario delle emozioni, culminato con sessioni in studio di matrice americana. Ha scelto di collaborare con diversi produttori, come Dardust, Canova e Nardelli, promettendo un seguito con la partecipazione di artisti più giovani. Un dialogo costruttivo tra generazioni che ha portato alla nascita di brani carichi di energia e freschezza.

Ma il percorso di creazione non è stato privo di dubbi. Situazioni simili a quella descritta nel brano «La grande emozione», che parla del timore di veder scomparire la propria creatività, sono comuni nelle carriere artiche. Per Jovanotti, tali fasi critiche sono state parte integrante del suo percorso artistico.

L’incidente ha avuto un impatto significativo anche sul suo approccio al corpo e alla performance live, noti per la vitalità e energia fisiche. La riabilitazione ha richiesto di riscoprire lentamente ogni movimento, fino a riguadagnare la sicurezza di tornare sul palco.

Il nuovo spettacolo, PalaJova, che vedrà circa 50 date nei palazzetti italiani, sarà un tradizionale show con un tocco innovativo, attingendo all’energia di iconici spettacoli Motown o della E Street Band.

L’amore è il filo conduttore di molte canzoni dell’album, rappresentando la spinta non solo per eventi di nascita, ma anche per la rinascita interiore.

Nel singolo «Fuorionda», Jovanotti riflette su un momento di consapevolezza vissuto in ambulanza, scoprendo il rischio reale di perdere la vita, a seguito di complicazioni sanitarie sorte dopo l’incidente.

La sua scelta di presentare pubblicamente l’album in concomitanza con il Giorno della Memoria non è casuale. Al Teatro Lirico di Milano, intitolato a Giorgio Gaber, Jovanotti ha dato vita a un evento che esorcizza uno dei momenti più oscuri della storia, unendo simbolicamente passato e presente nello spirito della continuità e della liberazione.

L’album si preannuncia come una riflessione musicale sui temi universali di amore, rinascita e passato, capace di toccare corde emotive profonde e attuali.

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