Dalla recente impostazione dell’amministrazione Trump, a una settimana dal suo avvio, emerge un’espansione dell’attacco contro le funzioni governative e una marcata distanza del controllo del bilancio federale dai membri del Congresso. Un significativo passo in questa direzione è stato evidenziato lunedì scorso, quando l’ufficio di bilancio del presidente Donald Trump ha decretato lo stop totale a “tutto l’aiuto finanziario federale” potenzialmente colpito dai suoi pregressi ordini esecutivi. Questi ordini hanno già messo in standby finanziamenti destinati a una vasta gamma di priorità, dai progetti infrastrutturali e fonti energetiche nazionali, ai programmi di diversità e agli aiuti esteri.

In un comunicato di due pagine, ottenuto da POLITICO, l’Ufficio di Gestione e Bilancio ha dato istruzioni per fermare i pagamenti da parte di tutti gli enti federali, fatte salve le eccezioni per la Sicurezza Sociale e il Medicare. Tale direttiva potrebbe avere forti ripercussioni su miliardi di dollari in sovvenzioni destinate a stati ed enti locali, perturbando programmi che sostengono molte famiglie. È emersa una diffusa confusione riguardo alle modalità di implementazione del memorandum e alle eventuali contestazioni legali che potrebbero sorgere.

Sebbene il documento indichi che la pausa nei finanziamenti non tocca l’aiuto “fornito direttamente alle persone”, non risulta chiaro se ciò includa i fondi destinati alle famiglie tramite stati o organizzazioni. Inoltre, il memorandum non offre un’analisi dettagliata di tutti i pagamenti che potrebbero subire delle interruzioni. Ordina però genericamente agli enti federali di interrompere “temporaneamente” l’erogazione di fondi federali che potrebbero rientrare negli ordini esecutivi di Trump. Gli ambiti toccati comprendono l’ordine di bloccare i finanziamenti legati a questioni climatiche e le spese democratiche, tra cui l’Atto di Riduzione dell’Inflazione e il pacchetto infrastrutturale bipartitico del 2021. Inoltre, stabilisce un congelamento di 90 giorni per gli aiuti esteri.

Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha descritto questa misura come una manifestazione di “ulteriore illegalità e caos” con l’amministrazione Trump che, ignorando le leggi, trattiene fondi vitali per programmi comunitari in tutta la nazione. Il senatore di New York ha sollecitato un’urgente revoca del blocco, affermando che tali investimenti non sono facoltativi ma determinati dalla legge.

Bobby Kogan, ex consulente dell’ufficio di bilancio della Casa Bianca durante l’amministrazione Biden, ha descritto il memorandum come un ordine “ampio e illegale”, in violazione della legge di impoundment, che impedisce al presidente di trattenere unilateralmente fondi senza il consenso del Congresso. Kogan, ora direttore del Centro per il Progresso Americano, ha sottolineato la gravità della situazione con forte preoccupazione.

Diane Yentel, presidente del Consiglio Nazionale delle Organizzazioni Non Profit, ha espresso il timore che questo blocco possa devastare migliaia di organizzazioni, privando i cittadini dei servizi vitali. La sospensione è stata pianificata per entrare in vigore dalle ore 17 di martedì, il giorno successivo alla trasmissione del memorandum agli enti governativi. Le giornaliste Carmen Paun e Adam Cancryn hanno arricchito il report fornendo ulteriori dettagli.

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