Martedì, la premier danese Mette Frederiksen si recherà in visita a importanti leader europei con l’intento di salvaguardare la Groenlandia dalle mire espansionistiche del presidente americano Donald Trump. Negli ultimi tempi, Trump ha dimostrato un crescente interesse per l’isola artica, non escludendo l’uso di mezzi militari o pressioni economiche per sottrarla al controllo della Danimarca. In programma per Frederiksen ci sono incontri cruciali con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino, il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi e il segretario generale della NATO Mark Rutte a Bruxelles. Questa frenetica giornata di diplomazia internazionale si inscrive in un contesto di tensione crescente, con Trump che sembra deciso a rivedere l’equilibrio geopolitico nella regione polare.
A Copenaghen, l’alzarsi del livello di preoccupazione per le dichiarazioni di Trump circa la Groenlandia è evidente. Il presidente americano, infatti, ritiene che l’isola sia di fondamentale importanza per la sicurezza degli Stati Uniti nell’Artico, oltre a nascondere enormi giacimenti minerari ancora non sfruttati. Frederiksen ha già avuto modo di confrontarsi con altri leader dei paesi nordici durante una cena informale domenica scorsa e ha ribadito la forza delle alleanze danesi e l’importanza di una risposta concertata a livello europeo.
“La Danimarca è una nazione di dimensioni contenute, ma ha alleati solidi ed è parte di una comunità europea forte, capace di affrontare insieme le sfide condivise,” ha dichiarato Frederiksen nella mattinata di martedì. Ha inoltre sottolineato come l’unità europea sia cruciale in un periodo caratterizzato dalla guerra sul continente e da significative trasformazioni nello scenario geopolitico. La premier danese ha espresso l’importanza di mantenere un costante dialogo con i suoi pari europei per proteggere gli interessi nazionali e rafforzare la posizione europea collettiva.
Le tensioni tra Copenaghen e Washington sono salite alle stelle, soprattutto dopo un aspro colloquio telefonico tra Frederiksen e Trump in merito alla Groenlandia, territorio che appartiene alla Danimarca dal 1953 e che fu una sua colonia in precedenza. Già durante il suo primo mandato, Trump aveva accennato all’idea di acquisire la Groenlandia, trovando un netto rifiuto da parte di Frederiksen. Tuttavia, il ritorno di Trump alla presidenza sembra aver intensificato il suo interesse per la questione.
In risposta alla situazione, la Danimarca ha deciso di incrementare la sua presenza nell’Artico e nell’Atlantico settentrionale, mossa determinata anche dalla crescente ingerenza di Russia e Cina nell’area. Il governo danese ha annunciato un ingente piano di investimento, con circa 2 miliardi di euro destinati, fra le altre cose, all’acquisizione di tre nuove navi artiche, droni a lungo raggio aggiuntivi e all’ampliamento delle capacità satellitari.