Nel panorama televisivo statunitense, lo youtuber MrBeast, al secolo Jimmy Donaldson, proveniente dal Kansas e nato nel 1998, ha catturato l’attenzione con il suo controverso game show “Beast Games” su Prime Video. Questo programma, che si colloca tra il surreale e il sensazionale, è un frullato di elementi che richiamano la serie “Squid Game”, i classici “Giochi senza frontiere” e il giapponese “Takeshi’s Castle” noto al pubblico italiano grazie a “Mai dire Banzai”.
L’attenzione maggiore nel format è posta su prove che oscillano tra il bizzarro e l’assurdo, dove i partecipanti devono affrontare sfide come fuggire da stanze chiuse o compiere scelte eticamente discutibili, come decidere il destino di una Lamborghini o di amici concorrenti. In palio, una cifra colossale: 5 milioni di dollari, che spingono molti a ignorare scrupoli morali per emergere vittoriosi.
Tuttavia, nonostante il successo di MrBeast su YouTube, con oltre 330 milioni di iscritti, la trasposizione televisiva non ha avuto lo stesso impatto positivo. Prima della messa in onda, la produzione è stata coinvolta in accese polemiche e una class action portata avanti da alcuni partecipanti. Le accuse sollevate spaziano dalle molestie sessuali, ai mancati pagamenti, fino alle condizioni di lavoro ritenute inaccettabili e alla presunta ingannevolezza del format che prometteva la partecipazione di 1.000 concorrenti ma ne ha impiegati 2.000 nella fase iniziale.
Molti giornali degli Stati Uniti hanno descritto l’esperienza vissuta nei set di “Beast Games” come caotica e simile a un “Signore delle Mosche” moderno, tra disorganizzazione e cure mediche inadeguate. Questa serie di problematiche ha fatto emergere critiche di natura moralistica, messe in evidenza da un conduttore visto come un imitatore poco convincente di figure controverse come Wanna Marchi. Tuttavia, l’errore sarebbe associare simili programmi agli orientamenti politici di una nazione, come farebbe un americano credendo di capirne le scelte elettorali dopo aver visto una trasmissione televisiva italiana di qualunque genere.