A Berlino, Sebastian Kurz ha espresso critiche riguardo alle politiche migratorie di Angela Merkel, affermando che queste hanno favorito l’ascesa del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD). L’ex cancelliere austriaco ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild che le decisioni prese dal 2015 in materia di immigrazione hanno sostenuto la crescita di AfD, che ora occupa il secondo posto nei sondaggi per le imminenti elezioni nazionali tedesche del 23 febbraio. Kurz ritiene che trascurare le preoccupazioni degli elettori abbia contribuito a spingerli verso partiti marginali.
Queste osservazioni giungono in un momento in cui Angela Merkel, cancelliera dal 2005 al 2021, interviene nuovamente nel panorama politico criticando il leader della CDU, Friedrich Merz. Quest’ultimo è accusato di aver demolito la storica barriera tra il suo partito e l’AfD, consentendo che i voti dell’estrema destra sostenessero una mozione anti-immigrazione al Bundestag. La mozione, non vincolante, proponeva il respingimento dei richiedenti asilo alle frontiere tedesche e ha visto per la prima volta la CDU supportata dall’AfD, rompendo il principio del “muro” difeso da Merkel, che ha stigmatizzato l’azione come un errore critico.
Kurz, alla guida del Partito Popolare Austriaco, ha minimizzato i timori che la strategia di Merz possa allinearsi con l’estrema destra, sostenendo che i leader politici debbano agire secondo principi, piuttosto che in base a chi appoggia le loro politiche. Kurz riportava la necessità di non temere un eventuale accordo con AfD qualora ciò comportasse il perseguimento di buone politiche. La sua carriera politica, purtroppo, ha avuto una conclusione brusca nel 2021 a causa di uno scandalo di corruzione che lo ha costretto a dimettersi.
Nei sondaggi attuali, la CDU/CSU detiene il 30% delle intenzioni di voto, mentre l’AfD ha raggiunto il 21%. Questa situazione genera preoccupazioni tra i partiti tedeschi di sinistra, che trovano parallelismi con l’evoluzione politica dell’Austria, dove l’estrema destra FPÖ si sta avviando verso la guida del governo. Il leader dei Verdi, Robert Habeck, teme che la Germania possa seguire il percorso austriaco, mettendo alla prova la stabilità democratica del paese e invita gli elettori a respingere quella che definisce la pericolosa normalizzazione della destra estrema.