Il Festival di Sanremo è da sempre il palcoscenico dove l’amore si esprime attraverso infinite sfumature musicali e narrative. Quest’anno, Irama, al suo quinto ritorno al prestigioso evento, presenta “Lentamente”, una canzone che esplora un amore complesso scritto insieme a Blanco e Michelangelo. La canzone affronta la dissoluzione di un sentimento con una feroce intensità. Irama, nome d’arte di Filippo Maria Fanti, descrive la canzone come un viaggio emotivo in cui si cerca di mantenere la passione, pur nella consapevolezza che questa stessa intensità può condurre alla rovina della relazione stessa.
Questa non è una storia d’amore tossica, precisa il cantautore, ma piuttosto una rappresentazione senza tempo delle relazioni che, impregnate di passato, si trovano a combattere per sopravvivere. Richiamando l’immaginario del film “Il pianista sull’oceano”, Irama immagina l’isolamento emotivo del protagonista nel tentativo di non affrontare la realtà, finendo comunque per accettare l’inevitabile fine.
Irama non è solo un cantautore ma anche un appassionato del mondo cinematografico, con un cassetto pieno di idee per serie e film. Nonostante l’interesse a realizzare progetti cinematografici, ammette che il momento non è ancora maturo, poiché sente il bisogno di approfondire la sua formazione in questo ambito.
La percezione pubblica vede spesso contrapposizioni tra il lato sanremese di Irama e quello più estremo e colorato dei suoi altri lavori. In Italia, il pubblico pop tende a focalizzarsi sui singoli successi anziché apprezzare la profondità dei progetti completi. Nonostante l’etichettatura di alcune delle sue canzoni, Irama spera che la sua versatilità artistica venga riconosciuta nel tempo. Egli rifiuta la staticità creativa e trova noioso ripetersi continuamente.
Musicalmente, in “Lentamente” si nota l’influenza di sonorità inglesi, con un richiamo alla melodia italiana, un fattore distintivo nella sua identità artistica. Nell’appuntamento delle cover a Sanremo sarà affiancato da Arisa, di cui apprezza la vulnerabilità unita ad una voce potente.
La carriera di Irama non si limita al palcoscenico di Sanremo. Nonostante l’album congiunto con Rkomi non abbia raggiunto le aspettative, egli stesso lo considera come una fotografia di un momento creativo condiviso. Nei suoi testi, Irama si discosta dalla violenza e misoginia che caratterizzano alcune produzioni trap, preferendo utilizzare immagini che rispecchiano i suoi valori personali.
Nonostante i piazzamenti non sempre al vertice, il sostegno del pubblico rimane costante e gratificante, con apprezzamenti che arrivano anche dagli adulti. L’esperienza di Sanremo è stata arricchita da collaborazioni con icone come Guccini e Cocciante, anche se tali aspetti non sempre vengono enfatizzati dai media. Irama preferisce rimanere al di fuori delle discussioni politiche, sottolineando che la musica non è uno strumento di rivoluzione.
Dal vivo, Irama si esibirà in una serie di concerti tra maggio e ottobre, con tappe previste al Forum, alle Capannelle di Roma e all’Arena di Verona. Egli trova nei concerti dal vivo una fonte di grande emozione e si sente grato per la risposta positiva del pubblico, convinto di aver costruito qualcosa che vive di per sé, senza bisogno di hype.