Domenica 2 febbraio, il canale televisivo Cielo trasmetterà alle 21.25 il film intitolato «Escobar – Il fascino del male». Questa pellicola, chiamata in originale «Loving Pablo», è stata scritta e diretta da Fernando León de Aranoa nel 2017 e vede la partecipazione di Javier Bardem nel ruolo del noto narcotrafficante Pablo Escobar e di Penélope Cruz nei panni della giornalista Virginia Vallejo. La trama trae ispirazione dal bestseller di Vallejo uscito nel 2007, «Amando Pablo, odiando Escobar», nel quale l’autrice narra la sua relazione d’amore con il capo del Cartello di Medellín tra il 1983 e il 1987.

Una curiosità legata al film è che, nel 2014, il regista Andrea Di Stefano ha debuttato dietro la cinepresa dirigendo «Escobar» e scrivendo la sceneggiatura. In questo film, Josh Hutcherson e Benicio del Toro interpretano i protagonisti, con Del Toro nel ruolo di Pablo Escobar. Di Stefano era certo della sua scelta, dichiarando che se Del Toro avesse declinato il ruolo, il progetto non sarebbe mai nato, paragonando la sua presenza scenica a quella di Marlon Brando in “Apocalypse Now”.

Javier Bardem, invece, ha avuto diverse opportunità nel corso di 20 anni per interpretare Escobar, ma le ha sempre declinate. Solo dopo aver approfondito la conoscenza del personaggio reale ha deciso di accettare, trovando il progetto di Aranoa particolarmente affascinante poiché si basa sul libro di Virginia Vallejo, rivelando la dualità dell’uomo: amorevole in famiglia e crudele all’esterno. Bardem, nell’approfondimento del suo personaggio, ha scelto di non incontrare i familiari di Escobar né di lasciarsi influenzare da altre rappresentazioni cinematografiche o televisive, ad eccezione del film di Di Stefano, suo amico e collega stimato.

Particolarmente interessante è il metodo adottato dall’attore per entrare nei panni di Escobar: si è ispirato agli ippopotami, che il narcotrafficante possedeva nella sua tenuta, l’Hacienda Nápoles. Questi animali incarnano una natura apparentemente placida e innocua, ma in realtà sono carichi di pericolo, una caratteristica che Bardem ha ritenuto simile alla personalità complessa di Escobar.

La relazione tra Virginia Vallejo e Pablo Escobar cominciò nel 1983, quando la giornalista, allora 33enne e già celebre, si recò alla tenuta di Escobar per un’intervista. Da lì nacque un legame intenso, ma tenuto lontano dai riflettori poiché Escobar era già sposato. Vallejo ha raccontato che i loro incontri avvenivano lontano da occhi indiscreti, al contrario delle rappresentazioni stereotipate delle serie televisive. Malgrado la riservatezza, la relazione ebbe delle pesanti ripercussioni sulla carriera televisiva della giornalista e si concluse nel 1987, sei anni prima della morte di Escobar, avvenuta nel 1993 durante uno scontro a fuoco.

Le vicende di Pablo Escobar e Virginia Vallejo sono rappresentate anche nella serie «Narcos»; tuttavia, Vallejo non ha gradito la versione televisiva, che la raffigura attraverso una tragica fine non corrispondente alla realtà. Ora, Virginia Vallejo vive negli Stati Uniti, dove ha ricevuto asilo politico nel 2006, come illustrato anche in apertura del film «Escobar – Il fascino del male». Oggi la scrittrice ha 75 anni.

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