Il viaggio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington segna un nuovo capitolo nelle relazioni israelo-americane, poiché è il primo incontro di Donald Trump con un leader straniero dopo il suo ritorno alla Casa Bianca. Gli incontri, programmati per martedì, hanno suscitato l’interesse internazionale e sono stati descritti dallo stesso Netanyahu come una “testimonianza della forza della nostra amicizia personale”.
Questa visita avviene in un momento cruciale, a seguito del recente accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, raggiunto il mese scorso e articolato in tre fasi. L’ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato che i negoziati per la seconda fase sono previsti per lunedì, quando Netanyahu incontrerà l’inviato per il Medio Oriente di Trump, Steve Witkoff. L’accordo ha messo fine a 15 mesi di sanguinosi scontri nella Striscia di Gaza.
Secondo i termini dell’intesa, Hamas libererà ostaggi presi durante un brutale attacco nell’ottobre 2023, che ha causato la morte di circa 1.200 israeliani e innescato una potente risposta militare da parte di Israele, con un bilancio di quasi 50.000 palestinesi uccisi. Israele, in cambio, rilascerà prigionieri palestinesi.
Il prossimo incontro tra Netanyahu e Trump verterà su questioni vitali per la stabilità della regione. Tra i temi discussi ci saranno la vittoria su Hamas, il rilascio degli ostaggi e la strategia per contrastare l’influenza iraniana. Questi argomenti sono stati anticipati da Netanyahu sui social media, enfatizzando l’impatto delle decisioni prese durante il conflitto sul futuro geopolitico del Medio Oriente.
Nel corso dell’ultimo anno, Israele ha ampliato la propria presenza militare, con operazioni in Libano e nella zona cuscinetto tra le Alture del Golan e la Siria. Contestualmente, Trump ha proposto ai paesi confinanti di accogliere i palestinesi di Gaza, una proposta che ha ricevuto un rifiuto unanime dai paesi arabi.
L’importanza del colloquio tra i due leader non può essere sottovalutata, dato che le loro decisioni potrebbero ridefinire gli equilibri nella regione e oltre. La cooperazione fra Stati Uniti e Israele resta un fattore determinante per la pace e la sicurezza nel Medio Oriente.