David Monacchi, compositore e docente di Elettroacustica presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, è anche impegnato in un progetto di ricerca in psicologia ambientale all’Università Sapienza di Roma. Nel 1998, ha dato inizio al suo progetto Frammenti di Estinzione con lo scopo di mettere in luce la bellezza complessa e vulnerabile del nostro pianeta attraverso l’arte del suono. Questo progetto coinvolge la registrazione nelle foreste delle ecosinfonie naturali e la loro riproduzione in esperienze di ascolto pubblico, promuovendo un profondo contatto auditivo con la natura.

L’idea di Frammenti di Estinzione affonda le radici nei primi anni Novanta, quando Monacchi iniziò a esplorare il paesaggio sonoro dell’Appennino dell’Italia centrale. Durante le sue ricerche, si rese conto di trovarsi di fronte a un intricato sistema di relazioni sonore che coinvolgono comunicazioni sia tra membri della stessa specie che tra specie diverse. Queste relazioni acustiche divennero subito evidenti al suo orecchio esperto di musicista, portandolo a decidere di condividere i suoni raccolti attraverso concerti e installazioni pubbliche.

L’interesse di Monacchi non si fermò all’Appennino. Nel 1998, ispirato dalle teorie su una possibile estinzione di massa di Edward Wilson, iniziate le prime spedizioni in Amazzonia, nel bacino del Congo e nell’Asia sudorientale. Utilizzando tecnologie di registrazione tridimensionale, Monacchi e il suo team raccolgono ritratti acustici circadiani per documentare la biodiversità sonora e sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere questi ambienti naturali primordiali.

Queste registrazioni sonore non sono solo opere artistiche, ma vere e proprie cronache dell’evoluzione. Le foreste primarie equatoriali, con una biodiversità elevata e una storia evolutiva che può raggiungere i 45 milioni di anni, come nel nord-est del Borneo, costituiscono l’ambiente ideale per questo tipo di ricerca. L’habitat equatoriale, caratterizzato da cicli regolari di 12 ore di luce e buio, ha favorito lo sviluppo di una complessa varietà di canti e suoni.

Ogni spedizione è una sfida, dalla logistica complessa al pericolo intrinseco dei luoghi remoti. Le squadre iniziano viaggi in canoa e proseguono a piedi, segnano campi base e allestiscono immersive postazioni di registrazione per catturare i suoni senza interferenze. Questi sforzi hanno lo scopo di proteggere e conservare le registrazioni dei suoni di uno degli ecosistemi più fragili e meno conosciuti del pianeta.

Frammenti di Estinzione svolge un ruolo cruciale nella conservazione di paesaggi sonori vitali, minacciati da un’estinzione globale severa che mette a rischio un’enorme percentuale della biodiversità, inclusi uccelli, mammiferi e anfibi. Attraverso le sue registrazioni e installazioni, Monacchi invita il pubblico a riflettere sulla nostra “casa comune” e sull’interconnessione tra tutte le forme di vita, sottolineando l’importanza di agire per preservare questi preziosi frammenti di vita naturale prima che scompaiano per sempre.

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