Il primo ministro francese, François Bayrou, sta affrontando un periodo di alta tensione politica, decidendo di rischiare il suo ruolo in quattro occasioni questa settimana per cercare di implementare un bilancio atteso da tempo, mirato al 2025. La settimana è iniziata con una mossa ardita: lunedì, Bayrou ha utilizzato un cavillo costituzionale per far passare una parte del bilancio senza il bisogno di un voto parlamentare. Questo stratagemma è permesso grazie all’articolo 49.3 della Costituzione francese, che consente al governo di approvare leggi senza il voto della Camera, ma offre alla medesima l’opportunità di presentare mozioni di sfiducia.

Bayrou ha già impiegato questo strumento due volte in un solo giorno, e, secondo fonti interne al suo partito, intende ripeterlo altre due volte nella settimana successiva per portare a termine le parti rimanenti del bilancio. In conseguenza di ciò, i parlamentari dell’opposizione avranno ben quattro possibilità distinte per tentare di rovesciare il governo. Questa sarebbe la seconda volta, in meno di due mesi, che il governo francese si trova su un terreno così instabile, dopo l’episodio di dicembre con l’ex primo ministro Michel Barnier e i suoi ambiziosi piani di spesa.

Bayrou, distinto dal suo predecessore per un approccio più moderato nonostante condividono l’obiettivo di ridurre il deficit francese, cerca il supporto del Partito Socialista di centro-sinistra, nonostante questi ultimi abbiano espresso critiche nei confronti del bilancio proposto. Tuttavia, il partito ha dichiarato di non voler votare a favore della mozione di sfiducia incentrata sul bilancio, ritenendo che “la Francia ha bisogno di un bilancio”. L’azione politica dei socialisti si orienterà piuttosto verso il censurare il rifiuto di Bayrou a rispettare quelli che definiscono “valori repubblicani”, un affronto scaturito dai commenti recenti del primo ministro sull’immigrazione.

L’esito di questa situazione intricata potrebbe dipendere fortemente dalla posizione futura del Rassemblement National. Sebbene sia improbabile che loro sostengano una mozione critica verso Bayrou per la sua retorica sull’immigrazione, non è impossibile che si alleino con l’opposizione, come accaduto in passato con Barnier. Se il partito di estrema destra decidesse di appoggiare la mozione legata al bilancio, il sostegno del Partito Socialista diventa vitale per la sopravvivenza di Bayrou, scenario che rimane incerto, considerando che in passato alcuni deputati socialisti hanno già defezionato.

Il contesto politico si rivela alquanto complesso, con diverse variabili che potrebbero influenzare il destino del governo. Il contributo di Anthony Lattier, Sarah Paillou e Victor Goury-Laffont ha arricchito questa analisi.

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