La nuova pista di bob, slittino e skeleton di Cortina, destinata a ospitare i Giochi Olimpici del 2026, è quasi completa. Questo imponente serpentone di ferro e acciaio si snoda per 1.650 metri e presenta 16 curve. La Curva Sento è già completata, la Bandion è in fase di allestimento, mentre la parte che attraversa l'”otto” tra Antelao e Cristallo è stata definita. Tuttavia, resta da ultimare l’area di frenata d’arrivo, preannunciata da una virata in salita uscente dalla Curva Cristallo.
Nonostante le polemiche e le perplessità sollevate anche dal Comitato Olimpico Internazionale, i lavori stanno procedendo a ritmo sostenuto, con numerosi camion e operai che operano incessantemente sulle montagne di Cadelverzo e Gilardon. Decine di cilindri neri, improntati allo scambio termico, testimoniano l’utilizzo di acqua glicolata come refrigerante, evitando così l’uso dell’ammoniaca. L’approccio costruttivo è all’avanguardia: dal fissaggio del telaio di supporto, alla modellazione delle gabbie delle curve, fino alla colata di cemento speciale capace di resistere agli sbalzi termici.
L’offerta di Lake Placid è stata definitivamente respinta: nessun viaggio negli Usa, i Giochi 2026 si svolgeranno integralmente in Italia. Fausto Sommariva, esperto del settore e figura storica del bob italiano, riconosce l’importanza e la tradizione di Cortina nel mondo del bob e sottolinea le potenzialità tecniche della nuova pista.
Tuttavia, restano molteplici interrogativi sull’impatto ambientale e sui costi economici: gli ambientalisti sono preoccupati per la sostituzione di millenari larici abbattuti, mentre i costi elevati, comprese le mancate opere di corredo come tribune e parcheggi, sollevano polemiche. Si discute anche del futuro dell’impianto: opportunità di utilizzo sostenibili, come taxi-bob turistici o discese in mountain bike, potrebbero accrescere il suo valore.
Da una prospettiva diversa, il primo cittadino di Cortina, Gianluca Lorenzi, rivendica il lavoro svolto e preannuncia un ambizioso cronoprogramma per i prossimi mesi. Tuttavia, le critiche dall’opposizione non mancano: Roberta De Zanna esprime preoccupazione per le nuove infrastrutture che rischiano di modificare irreparabilmente il paesaggio e aumentare la pressione sul mercato immobiliare locale.
Le Olimpiadi di Cortina rischiano così di trasformare la località in un luogo elitario, con un effetto domino sulla vita quotidiana dei residenti.