Nel 1920, il Canale di Panama sancì un cambiamento epocale nel mondo delle rotte marittime, permettendo alle navi di evitare il lungo periplo del Sud America e riducendo significativamente tempi e costi di navigazione. Il 21 giugno di quell’anno vide l’apertura ufficiale di questa straordinaria opera d’ingegneria, che tuttora collega l’Oceano Atlantico al Pacifico favorendo circa il 6% del traffico marittimo globale.

Originariamente ideato nel Cinquecento durante l’era delle grandi esplorazioni, il sogno di un passaggio interoceanico iniziò a prendere forma concreta solo nel XIX secolo. La neonata Repubblica colombiana, di cui Panama era parte, concesse nel 1838 il privilegio della costruzione a una società francese che incaricò l’italiano Felice Napoleone Garella. Tuttavia, fu solo nel 1882, con l’inizio della costruzione della ferrovia tra Panama e Colón, che il progetto prese realmente avvio.

Il progetto, intrapreso da una compagnia francese specializzata che aveva già lavorato al Canale di Suez, si bloccò a causa di difficoltà economiche e sanitarie, dando campo libero all’intervento degli Stati Uniti. Questi ultimi, dopo aver facilitato l’indipendenza di Panama dalla Colombia nel 1903, poterono assumere il controllo dei lavori. La prima nave attraversò il canale nel 1914, ma fu solo nel 1920 che l’opera venne ufficialmente inaugurata, principalmente a causa della Prima Guerra Mondiale.

Il Canale di Panama, lungo 77 chilometri e segmentato in tre chiuse principali – Miraflores, Pedro Miguel e Gatún – impone alle navi di affrontare un dislivello di 26 metri lungo un percorso ristretto e rigorosamente temporizzato. Con un transito medio di 14mila navi all’anno, il canale è un crocevia strategico ed economico di primaria importanza.

Di recente, il Canale è stato al centro dell’attenzione internazionale a seguito delle dichiarazioni di Donald Trump, che ha espresso il desiderio di riportarlo sotto il controllo statunitense a causa delle elevate tariffe imposte alle navi. Il presidente di Panama, José Raúl Mulino, ha risposto con fermezza, dicendo che non vi è alcuna concreta possibilità di un ritorno alla gestione americana, una questione che ha riacceso il dibattito politico e geopolitico.

Oggi, Panama presenta una fusione unica di vecchio e nuovo, con i suoi grattacieli moderni che sorgono accanto a costruzioni storiche e quartieri in continua evoluzione come Casco Viejo. A sua volta, il canale rimane un’attrazione turistica di grande interesse, con il centro visitatori di Miraflores che offre un punto di osservazione privilegiato sul funzionamento delle chiuse e sul passaggio delle navi.

Nonostante le tariffe elevate, il passaggio attraverso il Canale di Panama continua a rappresentare una scelta più economia rispetto alla lunga circumnavigazione del continente sudamericano, mantenendo intatta la sua rilevanza commerciale globale.

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