Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, durante un appassionato intervento a Marsiglia, ha offerto un’analisi incisiva sul panorama internazionale attuale. Nel suo discorso, ha delineato parallelismi tra l’invasione Ucraina da parte della Russia e le ambizioni del Terzo Reich, evidenziando i rischi di chi cerca di creare nuove sfere di influenza. Mattarella ha usato l’occasione per esprimere critiche verso figure come Elon Musk – senza mai menzionarlo direttamente, ma implicitamente riconosciuto – descrivendo costoro come “neo-feudatari” che desiderano governare su domini pubblici grazie al sostegno politico, evidentemente riferendosi all’ex presidente statunitense, Donald Trump. Questi individui sono visti come “quasi usurpatori delle sovranità democratiche”, secondo il presidente.

Mattarella ha lodato il ruolo fondamentale dell’ONU nel mantenimento della pace mondiale negli ultimi settant’anni e ha sostenuto la necessità di un rinnovamento dell’Unione Europea, che non deve accettare di essere schiacciata tra autocrazie e oligarchie. Accolto dall’università d’Aix-Marseille e dal sindaco della città, Mattarella ha anche sottolineato i solidi legami storico-culturali tra Francia e Italia, ribadendo un sentimento di unità europea.

Nella parte centrale del suo discorso, il presidente ha fatto riferimento diretto agli eventi del secolo scorso. Ha evidenziato come l’errore della strategia di appeasement nel 1938 ha probabilmente portato al conflitto mondiale, suggerendo che un approccio fermo negli attuali contesti di tensione, come quello in Ucraina, potrebbe evitare simili conseguenze disastrose.

Infine, ha esortato l’Europa a guidare un rinnovamento dell’ordine internazionale, rispondendo alle esigenze di chi si sente emarginato. L’obiettivo è un sistema multilaterale più inclusivo, che vada oltre i modelli del passato per affrontare le sfide future. Mattarella ha concluso con un messaggio di fiducia nell’Europa, ma ha sottolineato la necessità di cambiamenti sostanziali e condivisi, evitando di replicare vecchi schemi a beneficio di pochi.

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