Una telefonata inusuale ha suscitato il sospetto nei vertici del gruppo farmaceutico Menarini, di proprietà della famiglia Aleotti. Mercoledì scorso, una persona, presentatasi come un collaboratore del ministro della Difesa Guido Crosetto, ha contattato la segreteria della presidenza del gruppo, richiedendo con urgenza un contatto con la famiglia per questioni di sicurezza nazionale. Tuttavia, l’approccio inconsueto ha sollevato dubbi, inducendo la famiglia Aleotti a segnalare l’accaduto alle autorità competenti di Firenze senza cadere nella trappola.

Una procedura simile è stata seguita da truffatori che hanno cercato di contattare altri noti imprenditori italiani. Tra questi, Giorgio Armani è stato avvicinato con una richiesta similare, ma grazie alla prudenza della sua segreteria, la questione si è presto esaurita senza ulteriori sviluppi. Anche la famiglia Gussalli Beretta, leader nel settore delle armi, è stata bersaglio di simili tentativi. Tuttavia, il legame di vecchia data con il ministro ha permesso a Pietro Gussalli Beretta di verificare prontamente l’autenticità della comunicazione.

Tra le vittime indirette si annoverano personalità come Diego Della Valle di Tod’s, Marco Tronchetti Provera di Pirelli, Patrizio Bertelli di Prada, nonché le famiglie Caltagirone e Del Vecchio, i quali, grazie ai controlli interni, sono riusciti a evitare di cadere nel tranello architettato dai truffatori.

Un caso particolare riguarda Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, che ha riferito di essere stato ingannato da una telefonata realizzata attraverso un algoritmo che riproduceva la voce di Crosetto. Sebbene non abbia confermato né smentito l’invio di denaro, ha riferito di aver denunciato il fatto. Secondo il settimanale The Economist, le truffe online stanno diventando sempre più frequenti e sofisticate, con un impatto economico che si avvicina a quello del traffico di droga, superando i 500 miliardi di dollari annui.

Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, amplificano il rischio di truffe, consentendo ai criminali di attuare raggiri dettagliati e convincenti. Un esempio eclatante riguarda un impiegato di Arup a Hong Kong, raggirato con una videochiamata manipolata per sembrare autentica, che ha portato a una perdita di 25 milioni di dollari. Il fenomeno si espande rapidamente, coinvolgendo insospettabili bersagli in vari settori.

6 pensiero su “Truffa vocale: imitata la voce del ministro Crosetto per ingannare imprenditori italiani”
  1. Questa storia sa proprio di truffa organizzata bene… A chi bisogna rivolgersi per stare sicuri? Intelligenza artificiale o no, ma questi chi li ferma pi�?!?

    1. Sì, purtroppo ci sono molte truffe sofisticate là fuori. È importante segnalare attività sospette alle autorità competenti e rimanere informati sui metodi usuali di truffa. Inoltre, adottare sempre pratiche di sicurezza online e diffidare delle offerte che sembrano troppo belle per essere vere aiutano a proteggersi.

  2. Non l’avrei mai detto che anche personalità così importanti potessero cadere in questi trabocchetti! È preoccupante pensare a come le tecnologie vengano usate per fini così loschi. Bisogna agire per fermare queste situazioni.

    1. Concordo pienamente! È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura della sicurezza digitale per proteggere tutti, indipendentemente dalla loro posizione o notorietà. Solo con un impegno collettivo possiamo contrastare efficacemente questi abusi tecnologici.

  3. Woah incredibile! Ormai non ci si può fidare di nessuno, soprattutto con tutta cette tecnologia qua che permette de fare sti inganni! Tutti devono stare mega attenti, le truffe sono ovunque.

    1. È vero, la tecnologia ha portato enormi benefici ma anche rischi che dobbiamo saper gestire. Essere informati e consapevoli è il primo passo per proteggersi dalle truffe.

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