Nel Duomo di Acerra si sono celebrati in forma privata i funerali della piccola Giulia, la bambina di nove mesi tragicamente uccisa da un cane la sera di sabato 15 febbraio. La famiglia ha fatto appello alla discrezione e al rispetto del loro dolore, chiedendo di mantenere un basso profilo mediatico durante l’ultimo saluto alla bimba. Le indagini continuano, poiché restano numerosi punti da chiarire.

I risultati preliminari dell’autopsia hanno rivelato che la bambina è stata morsa diverse volte e il decesso è stato causato dalla frattura del collo. Tuttavia, le analisi sul pitbull, uno dei cani di famiglia, non hanno evidenziato tracce di sangue nella bocca dell’animale. Gli esami per rilevare il DNA umano nelle feci dei cani richiederanno dai 7 ai 10 giorni.

Questo tragico incidente ha riportato l’attenzione su due problematiche significative: la gestione incauta di alcuni cani e l’assenza di regolamentazioni adeguate per razze considerate potenzialmente pericolose, come i pitbull. Sul tema, un esperto di comportamento canino sottolinea la necessità di una maggiore responsabilità e consapevolezza da parte dei proprietari.

Gli investigatori stanno approfondendo le dichiarazioni del padre della bambina, il quale era solo in casa al momento dell’accaduto, mentre la sua compagna era al lavoro. L’uomo ha riferito di essersi addormentato per stanchezza e di essersi accorto dell’incidente al risveglio, quando ha trovato la figlia in una pozza di sangue. Dopo aver cercato aiuto, l’uomo ha portato Giulia alla clinica dei Fiori, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per la piccola.

Inizialmente, il padre aveva affermato che l’aggressione fosse opera di un cane randagio, per poi riferire del coinvolgimento del loro pitbull. Attualmente è indagato per omicidio colposo dalla Procura di Nola, un atto necessario per chiarire le responsabilità. Gli esami tossicologici hanno mostrato positività ai cannabinoidi. Le autorità hanno acquisito filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per verificare l’alibi dell’uomo, che sostiene di aver dormito profondamente per circa un’ora e mezza.

Questo triste episodio solleva interrogativi su come migliorare la sicurezza e la gestione dei cani, affinché tragedie simili non si ripetano in futuro.

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