Durante la trasmissione “La volta buona” condotta da Caterina Balivo, l’attrice Cinzia Leone ha condiviso un aneddoto personale legato alla prima del suo film del 1991 “Donne con le gonne”, diretto da Francesco Nuti. In quella sera del 21 dicembre, nonostante un forte mal di testa, la Leone fu incoraggiata dalla madre a partecipare all’evento, un invito che si rivelò determinante per la sua vita.
Durante la serata, l’attrice accusò un malore di estrema gravità. Francesco Nuti, presente in sala, intuì subito la criticità della situazione e, senza attendere l’arrivo dei soccorsi, decise di accompagnarla direttamente in ospedale con la propria auto. L’intervento tempestivo si rivelò fondamentale, poiché l’attrice era in preda ad un aneurisma e già sanguinava internamente.
La situazione era così critica che in Italia non era possibile effettuare l’intervento necessario. Fu quindi trasferita negli Stati Uniti, dove ricevette le cure adeguate. Al rientro in patria, Cinzia Leone iniziò un lungo e complesso percorso di riabilitazione. La musica giocò un ruolo essenziale per il suo recupero; immaginarsi mentre ballava e camminava l’aiutò a ritrovare il ritmo vitale.
Nella stessa intervista, l’attrice ha rivelato che quei momenti di passaggio tra sorrisi, risate e profonda emozione riflettono la vera essenza della vita, che non è mai immutabile ma sempre in movimento. Ha sottolineato quanto sia importante, nelle narrazioni televisive, rappresentare storie autentiche che rispecchino la realtà delle esperienze umane.
Infine, con emozione, Cinzia Leone ha ammesso che le ci sono voluti trent’anni di sforzi e dedizione per riuscire a ritrovare la piena mobilità fisica e la sua identità. Una testimonianza di forza e resilienza, che lascia un messaggio di speranza e determinazione a chiunque si trovi ad affrontare sfide simili.