In attesa del verdetto della giuria guidata da Todd Haynes, previsto per domani, c’è un volto che ha colpito il pubblico, a differenza di tanti altri presto dimenticati: quello di Denise Weinberg, sessantanovenne, apprezzata interprete di “O último azul” (L’ultimo azzurro). Il film, diretto da Gabriel Mascaro, presenta un futuro immaginato in cui il governo brasiliano decide di trasferire gli anziani in colonie residenziali lontane dai luoghi in cui solitamente vivono, con l’intento di offrire loro un futuro migliore. Tuttavia, Teresa, una donna determinata, non accetta questa imposizione e intraprende una fuga solitaria. Durante il suo viaggio, trova un passaggio su un battello di un contrabbandiere lungo il Rio delle Amazzoni e poi si nasconde su un’imbarcazione gestita da una venditrice di Bibbie elettroniche, anch’essa anziana. Le due donne, attraverso la loro astuzia, cercano di sfuggire alle autorità.

Lo scenario delineato nel film è quello di un Paese che, dietro la facciata di promesse di un futuro migliore, tenta di liberarsi dei suoi cittadini più anziani. Tuttavia, la performance magistrale di Weinberg riesce a infondere un forte messaggio di ribellione e di amore per la vita, suscitando emozioni e riscaldando il cuore degli spettatori. Questa interpretazione straordinaria potrebbe anche garantirle la vittoria dell’Orso.

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