Durante una diretta sui social media, il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso preoccupazione per l’espansione del conflitto in Ucraina, attribuendo alla Russia la responsabilità di portare l’Europa sull’orlo di un conflitto mondiale. Macron ha sottolineato come l’uso di droni iraniani e il dispiegamento di truppe nordcoreane da parte di Mosca stiano contribuendo alla globalizzazione della crisi ucraina. Ha espresso la speranza che il conflitto resti circoscritto all’attuale teatro bellico.

Queste dichiarazioni di Macron emergono in un contesto di tensioni crescenti, con i leader occidentali alle prese con la possibilità che l’ex presidente statunitense Donald Trump possa recedere dall’alleanza transatlantica, pilastro della sicurezza europea dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Macron ha annunciato l’intenzione di recarsi a Washington, con l’obiettivo di persuadere Trump a non cedere alle richieste di Vladimir Putin, per evitare di apparire debole agli occhi di Cina e Iran.

Macron ha inoltre difeso il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, respingendo la definizione di “dittatore” attribuitagli da Trump. Ha sottolineato che Zelenskyy è stato eletto democraticamente e ha giustificato la sua decisione di non convocare nuove elezioni nel 2024 a causa delle complesse circostanze attuali.

Durante la diretta di oltre un’ora, Macron ha affrontato anche il tema del servizio militare obbligatorio, che ha scartato come soluzione. Ha esortato i francesi a riflettere su come contribuire alla nazione in un momento di incertezza globale, richiamandosi alla storia della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale e alla leadership dell’ex presidente Charles de Gaulle.

Nonostante Macron non abbia paragonato direttamente la Russia alla Germania nazista, ha insistito sull’importanza di riconoscere la Russia come una potenza militare imperialista e pericolosa. Ha discusso della possibilità di formare un esercito comune europeo, ma ha riconosciuto le difficoltà legate alle divergenze strategiche tra i paesi membri del blocco.

Macron ha rinnovato il suo appello per un’autonomia strategica europea, attraverso prestiti comuni per finanziare le spese della difesa. Tuttavia, la capacità della Francia di aumentare il proprio debito è limitata dalla crisi di bilancio attuale, che ha già costretto a drastici tagli alle spese. L’aumento della spesa per la difesa al 5% del PIL, come richiesto da Trump ai membri della NATO, è una delle opzioni sotto esame. Macron ha convocato i leader dei partiti politici francesi per discutere la situazione in Ucraina, considerando l’eventualità di incrementare il budget militare nel caso in cui gli Stati Uniti decidessero di ridurre il loro ruolo protettivo in Europa.

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