Mentre l’Unione Europea lavora ad un nuovo sostegno militare per l’Ucraina, le dinamiche geopolitiche vedono un crescente avvicinamento degli Stati Uniti a Mosca. Fonti diplomatiche hanno comunicato a POLITICO che i leader europei stanno preparando un pacchetto di aiuti a Kyiv del valore di oltre 20 miliardi di euro. Tale iniziativa si configura in risposta alle recenti dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, il quale ha accusato Volodymyr Zelenskyy di aver manipolato gli Stati Uniti per ottenere ingenti aiuti militari, definendolo un “dittatore”.

A Washington, il Presidente della Camera dei Rappresentanti repubblicana si è pronunciato contrario all’invio di ulteriori aiuti all’Ucraina, indicando una diminuzione dell’interesse. Tuttavia, in Europa, sono in corso frenetiche consultazioni per definire l’entità e la struttura degli aiuti, che dovrebbero comprendere forniture di armi e risorse finanziarie. Il pacchetto, inizialmente stimato tra i 6 e 10 miliardi, ha visto un aumento in seguito ai negoziati e potrebbe continuare a crescere. La responsabilità del coordinamento ricade sul massimo diplomatico dell’UE, Kaja Kallas, che punta a potenziare i precedenti impegni di aiuti militari.

Malgrado le resistenze da parte di alcuni Stati membri, specialmente l’Ungheria, l’iniziativa si concretizzerà con contributi congiunti delle singole nazioni piuttosto che attraverso un intervento ufficiale dell’Unione Europea. Questa mobilitazione coincide con il terzo anniversario dell’invasione russa su larga scala in Ucraina e vedrà una delegazione UE, oltre ai leader di diversi paesi europei, recarsi a Kyiv.

Al contempo, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer si apprestano a visitare Washington per dialogare direttamente con Trump. Questo incontro servirà per discutere del futuro degli aiuti e per capire meglio l’orientamento della sua amministrazione riguardo al conflitto. In questo scenario complesso, l’UE cerca di bilanciare le proprie mosse politiche e militari con gli sviluppi intercontinentali.

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