L’artista piemontese Michelangelo Pistoletto è stato ufficialmente candidato al Premio Nobel per la Pace del 2025. Questo riconoscimento è stato promosso dall’Associazione Gorbachev Foundation, supportata da Nobel Italia, e ha già ricevuto il benestare del comitato norvegese del premio, che come di consueto, sarà conferito a Oslo nella cerimonia ufficiale del 10 dicembre. Alla vigilia dei suoi 92 anni, che festeggerà il prossimo 25 giugno, Pistoletto è considerato un autentico “messaggero di pace”, riflesso di una carriera di oltre sei decenni priva di confini e autenticamente rivoluzionaria.
Celebre per la sua influenza nell’Arte Povera, da cui è nata l’iconica “Venere degli Stracci”, Pistoletto è conosciuto per le sue installazioni sul “Terzo Paradiso”. Questo simbolo, rappresentato da tre cerchi interconnessi, esprime la fusione e l’armonia tra intelligenza umana e natura. Nel 2003, è stato insignito del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, dando sempre ampio spazio al tema della pace, dichiaratamente esplorato anche in una personale alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale di Milano due anni fa. Lì, ha proposto il concetto di “pace preventiva”, usando il tema ricorrente del labirinto, dove il contrasto tra mostri e virtù invita a perdersi e ritrovarsi, alla ricerca costante dell’armonia nel caos.
Michelangelo Pistoletto stesso vede questa candidatura non come un traguardo personale, bensì come un impegno verso il futuro. L’arte, secondo lui, deve fungere da forza motrice per un cambiamento radicale, promuovendo un concetto di umanità condivisa e intelligente. Le sue parole dirette riflettono una visione chiara: non è essenziale pronunciare continuamente la parola “pace”, ma piuttosto operare affinché si realizzi realmente, tramite un progresso pacifico che abbracci ogni sfaccettatura del tessuto sociale.
Celebrazioni per questa candidatura hanno luogo sia al Collegio Alberoni di Piacenza, sede ufficiale della Fondazione Gorbachev dal 2017, sia a Biella, cuore pulsante della Cittadellarte, centro delle creazioni artistiche dell’artista. La notizia è accolta con gioia e sorpresa, mentre lo stesso Pistoletto si interroga sulla possibilità concreta di raggiungere la pace, pur affermando che lavorare per essa ravviva il suo spirito.
Le espressioni artistiche di Pistoletto trovano spazio anche in altre iniziative, come il “Giardino delle Idee” al Museo Diocesano di Milano, durante la Design Week di aprile. In un contesto globale carico di conflitti, Pistoletto si propone come un perenne messaggero di pace, sottolineando l’importanza dell’arte come veicolo di cambiamento sociale. L’artista conclude riflettendo sulla diffusione della cultura della pace nelle sue opere, dai suoi Quadri specchianti all’Accademia di Vienna fino alla fondazione della Cittadellarte.