Elon Musk continua a far parlare di sé in Germania, utilizzando la sua potente presenza sui social media per promuovere l’estrema destra dell’Afd. Ogni giorno, Musk non manca di far sentire la sua voce, che si tratti di un post mattutino o di un aggiornamento notturno. Tuttavia, la sua abilità nel generare discussione non si traduce nell’essere considerato una figura influente sul panorama politico tedesco. Nonostante abbia espresso appoggio anche a figure controverse come Bjoern Hoecke, leader radicale dell’Afd, l’impatto effettivo delle sue dichiarazioni sembra limitato, persino tra i sostenitori dello stesso movimento.
L’attenzione principale, nell’ultimo giorno prima delle elezioni, si concentra sui sondaggi. Gli istituti di ricerca tedeschi, noti per la loro precisione, sono al centro delle discussioni mentre elettori e analisti cercano di decifrare le possibili combinazioni governative. Lo scenario politico vede schieramenti stabili, ma le lievi variazioni percentuali potrebbero condurre a soluzioni di governo drasticamente diverse.
Ad esempio, la Frankfurter Allgemeine Zeitung riporta il partito Cristiano Democratico di Merz al 32%, l’Afd al 20%, la SPD al 14,5%, i Verdi al 12%, la Linke al 7,5%, i Liberali Fdp al 4,5% e la sinistra BSW al 4,5%. Un altro sondaggio, quello di Forsa, offre quadri differenziati con il Cdu/Csu al 29% e l’Afd al 21%, mentre i Socialdemocratici sono al 15%, i Verdi al 13%, la Linke all’8% e i Liberali al 5%. Quest’ultimo sondaggio è il solo tra quelli recenti a prevedere l’ingresso dei Liberali in Parlamento.
Le differenze nei risultati dei sondaggi indicano la possibilità di governi a due o più partiti. Una coalizione tradizionale, come la Grande Koalizion tra Cdu e Spd o una tra Cdu e Verdi, sembra possibile solo nel caso di determinati esiti, mentre un governo a tre partiti diventerebbe inevitabile se i numeri non consentissero una maggioranza più ristretta. In questo contesto, ci si interroga se una nuova coalizione a tre partiti possa evitare le difficoltà della precedente, guidata da Olaf Scholz, che ha portato a uno stallo politico.
Il destino delle formazioni politiche entra in gioco anche in base alla soglia di sbarramento del 5% per entrare in Parlamento. La Linke è data tra il 6% e l’8%, mettendola in una posizione probabilmente solida, mentre la BSW sembra esclusa. La presenza dei Liberali, invece, è incerta, nonostante il sondaggio Forsa li includa.
Infine, tutte queste speculazioni culmineranno con la chiusura delle urne e l’annuncio degli exit poll, che chiariranno la situazione corrente e il futuro politico della Germania. La risposta arriverà quando, alle 18, i cittadini scopriranno quale futuro li attende.