La carriera di George Armitage, rinomato regista statunitense, ha ricevuto una significativa spinta nei primi anni Settanta, grazie al supporto del celebre produttore di B-movie, Roger Corman. Armitage, nato nel 1942 a Hartford, nel Connecticut, si trasferì a Los Angeles nel 1957 dopo aver completato gli studi in scienze politiche. Qui, la sua passione per il cinema lo portò a frequentare la scuola di cinema dell’Università della California e a lavorare come assistente alla 20th Century Fox. In un tempo relativamente breve, divenne produttore associato della serie televisiva “Peyton Place” sotto la supervisione di Everett Chambers.
Una delle sue prime opere significative fu la sceneggiatura della commedia giovanile “Gas, fu necessario distruggere il mondo per poterlo salvare” nel 1970, che attirò l’attenzione di Corman, il quale lo invitò poi a partecipare come attore in diverse produzioni. Successivamente, Armitage scrisse e diresse per Corman altri cinque film.
Tra i lavori di Armitage si ricordano “Hit Man” (1972) e “Squadra d’assalto antirapina” (1976), entrambi prodotti da Gene Corman, fratello del noto produttore. Nel 1990, il regista realizzò “Miami Blues”, film tratto dalla serie di libri di Charles Willeford e interpretato da Alec Baldwin e Jennifer Jason Leigh.
Armitage si guadagnò ulteriore notorietà con “L’ultimo contratto” del 1997, dove John Cusack ricoprì il ruolo di un killer professionista coinvolto in una missione a Grosse Pointe, coincidente con la sua riunione decennale del liceo.
La carriera di Armitage si concluse con la pellicola “Brivido biondo” del 2004, ispirata a un romanzo di Elmore Leonard e con protagonista Owen Wilson. Armitage contribuì enormemente al panorama cinematografico di Hollywood fino alla sua scomparsa avvenuta il 15 febbraio 2025 a Playa del Rey, in California, come confermato dal figlio Brent Armitage. La notizia della sua morte è stata condivisa solo il 22 febbraio dai media statunitensi.