La morte di Jerry Butler, l’iconico cantante statunitense noto come “The Iceman”, ha lasciato un vuoto nel mondo della musica soul. Nato a Chicago l’8 dicembre 1939, Butler è deceduto il 20 febbraio 2025 nella sua abitazione, all’età di 85 anni, dopo una lunga battaglia contro il morbo di Parkinson. La notizia è stata resa pubblica dal «Chicago Sun Times».
Nella sua carriera, Jerry Butler ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale, inizialmente come leader del gruppo rhythm and blues The Impressions. Insieme a Curtis Mayfield, Sam Gooden e i fratelli Richard e Arthur Brooks, formò la band originariamente conosciuta come The Roosters. Dopo aver firmato con la Vee-Jay Records, il gruppo cambiò nome in The Impressions e raggiunse subito il successo con il singolo «For Your Precious Love» nel 1958, in cui Butler fece da voce solista. Questa ballata, co-scritta da Butler stesso e dai fratelli Brooks, scalò la Billboard Hot 100 posizionandosi al numero 11 e al numero 3 nella classifica soul. Nel 2003, la rivista «Rolling Stone» la inserì al numero 335 nella lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi. Il brano ha visto reinterpretazioni da parte di artisti come Otis Redding, Jackie Wilson con Count Basie e Aaron Neville.
Nel 1991, Butler e The Impressions furono inseriti nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame, riconoscimento del loro impatto nella musica. Butler intraprese poi una carriera solista, distaccandosi dalla band dopo pochi anni. La sua carriera solista fu ricca di successi, con brani come «He Will Break Your Heart» nel 1960, che riuscì a primeggiare nella classifica rhythm and blues, e una celebre cover di «Moon River» l’anno successivo. Butler continuò a sfornare hits fino al 1977, collocando oltre 35 singoli nelle classifiche pop. Tra le sue performance memorabili, il duetto del 1964 con Betty Everett, «Let It Be Me», che raggiunse il quinto posto, e il suo più grande successo solista, «Only the Strong Survive», che nel 1969 conquistò il quarto posto delle classifiche pop e il primo in quelle rhythm and blues, guadagnando il disco d’oro.
La scomparsa di Jerry Butler segna la fine di un’era per il soul, ma la sua musica e il suo impatto culturale rimarranno eterni.