In seguito al ricovero di Papa Francesco nel nosocomio del Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, si è diffusa una notizia piuttosto peculiare sui media e social network: l’asserzione che il Santo Padre non possa esalare l’ultimo respiro al di fuori delle mura vaticane. Tale notizia ha indotto alcuni a immaginare che un ritorno tempestivo del Pontefice allo Stato della Città del Vaticano potrebbe indicare un deterioramento irreversibile del suo stato di salute: finché il Papa rimane nel nosocomio, permane un barlume di speranza, spiegava un articolo, sottolineando che Francesco, analogamente a Giovanni Paolo II, devesse necessariamente spirare in Vaticano. Tuttavia, questa affermazione non corrisponde al vero.

Francesco Sportelli, docente di Storia della Chiesa presso l’Università della Basilicata a Matera, ha chiarito l’erroneità di tale credenza. Essa scaturisce da un’interpretazione troppo restrittiva delle norme contenute nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, nella versione aggiornata al 2024. Queste norme prescrivono che la constatazione ufficiale della morte abbia luogo nella cappella del pontefice in Vaticano, ma non vincolano l’evento del decesso stesso, che può avvenire anche in residenza papale o altrove, prima di essere formalmente riconosciuto in Vaticano con apposito verbale.

Un esempio significativo in questo senso è dato da Papa Pio XII, che si spense a Castel Gandolfo il 9 ottobre 1958, e successivamente la sua salma fu traslata a Roma per le esequie e la sepoltura. Questo precedente storico evidenzia come non vi siano restrizioni effettive sul luogo in cui il Papa possa morire, ad eccezione della rilevazione formale del decesso che resta una questione di ordine protocollo-burocratico.

Augurandoci che il pontefice possa recuperare presto la salute – dopo dieci giorni di degenza al Gemelli, la Santa Sede ha riferito che il Papa ha trovato riposo nonostante una crisi respiratoria di notevole durata, che ha richiesto l’uso di ossigeno ad alto flusso – siamo rassicurati dal sapere che gli eventi legati al decesso del Papa non sono rigidi come alcune voci avrebbero voluto far credere.

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