Un piccolo partito, nato da una scissione della Linke e guidato dalla figura mediatica di Sahra Wagenknecht, sta assumendo un ruolo destabilizzante negli equilibri politici tedeschi. Questa nuova formazione, descritta talvolta come “rosso-bruna”, è ora decisiva per determinare i futuri assetti di governo e le strategie di Friedrich Merz. Gli scenari possibili sono sostanzialmente due: se Wagenknecht non ottiene abbastanza voti per entrare come sesto partito al Bundestag, sarà probabilmente necessaria una Grande Coalizione. In caso contrario, si dovrà optare per una coalizione tripartita, scenario già sperimentato da Olaf Scholz ma che ha incontrato difficoltà significative, specialmente se guidato dalla Cdu.

Le ultime stime sulle elezioni federali in Germania suggeriscono che una Grosse Koalition in un Parlamento composto da cinque partiti garantirebbe 329 seggi, 13 in più rispetto al necessario. Vantaggi per Merz e per i socialdemocratici sarebbero diversi, a partire dalla rapidità nella formazione del governo. Una delle questioni più rilevanti in discussione è una politica migratoria più rigida, tema centrale dell’attuale dibattito politico. Tuttavia, trovare un consenso sulla politica estera, in particolare riguardo alla Russia e al riarmo, potrebbe risultare complesso, dato che all’interno della Spd esistono ancora posizioni pro-Cremlino. Inoltre, Merz, per cercare di rilanciare l’economia, potrebbe spingere per una riduzione dello stato sociale, una mossa che potrebbe non essere ben accolta dalla Spd, già storicamente svantaggiata da riforme simili nel passato.

Se Wagenknecht riuscisse a entrare, Merz potrebbe dover formare un governo con Spd e Verdi. Questo scenario garantirebbe una maggioranza considerevole, ma la spartizione dei ministeri tra tre partiti ridurrebbe l’influenza della Cdu e anche della Spd. Un governo di tal fatta sarebbe maggiormente inclinato a sinistra, con Spd e Verdi potenzialmente pronti a portare avanti richieste comuni, isolando Merz su diversi fronti. In politica estera, l’apporto dei Verdi potrebbe rivelarsi utile, date le loro posizioni chiare e sostenitrici dell’Ucraina, ma contenere un’esigenza di revisione della Schuldenbremse, potrebbe essere un nodo cruciale. Questo freno al debito ha sinora limitato la capacità della Germania di fare debiti e investimenti pubblici. Merz si è mostrato aperto a rivedere la Schuldenbremse solo in casi estremi, ma una pressione congiunta da parte di Spd e Verdi potrebbe forzare un cambiamento più immediato.

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