Nel mondo dello spettacolo, pochi legami sono tanto iconici quanto quello tra Teo Teocoli e Adriano Celentano. La loro amicizia, nata negli anni Cinquanta, è stata testimone di numerosi episodi pittoreschi e di una grande complicità. In occasione degli ottanta anni di Teocoli, viene riproposta un’intervista dello scorso ottobre, che traccia un quadro di questa relazione complessa e affascinante.

L’incontro tra i due artisti avvenne quando Teocoli aveva appena 14 anni. All’epoca, il giovane comico aspettava sotto casa di Celentano, convinto che il suo nome fosse Cedentano con una “d”. Entrambi già condividevano una somiglianza nei tratti meridionali, un fattore che li avrebbe uniti in diverse avventure.

Negli anni, i due hanno condiviso i palcoscenici e le risate, ma anche momenti di riflessione e tristezza. Teocoli ricorda con malinconia l’assenza ora percepita: “Tanti ricordi, ma purtroppo sono lontani”. Nonostante gli innumerevoli tentativi di contattarlo, Celentano non risponde al telefono, un silenzio che Teocoli descrive come un grande dispiacere.

Il comico racconta un episodio in cui portarono Celentano al Derby, un noto locale di cabaret. La reazione delle forze dell’ordine fermandoli per strada fu inaspettata e comica: “Quando il poliziotto scoprì che c’era Adriano in macchina, iniziò ad abbracciarlo!”. Tuttavia, l’amico cantante non amava queste manifestazioni pubbliche di affetto.

Teocoli ricorda anche le loro fughe a Madonna di Campiglio, descritte come vere e proprie avventure in cui, tra amici, si infilavano in storie e situazioni che duravano molto più del previsto. Queste vicende, in particolare, sembrano aver ulteriormente consolidato il legame, nonostante l’eventuale differente simpatia di Claudia Mori, moglie di Celentano, che svolgeva spesso un ruolo di controllo sulle amicizie del marito.

La collaborazione tra i due non si è limitata alla vita privata. La proposta di partecipare ad “Adrian”, un programma che non andò secondo le aspettative, è un esempio della loro dinamica lavorativa. Teocoli ricorda che Celentano gli chiese di interpretarlo, non solo imitarlo, ma visti i dissapori e le difficoltà produttive, il progetto non si realizzò come sperato.

Nel ricordare i tempi passati, Teocoli evidenzia come la popolarità di Celentano abbia spesso influenzato la loro routine: “Non potevamo andare da nessuna parte, abbiamo visto una marea di film dal secondo tempo”.

Nella loro amicizia non mancavano momenti di scherzo, come durante il Cantagiro, dove Teocoli riusciva a richiamare l’attenzione del pubblico imitando le movenze dell’amico, mentre il vero Celentano suscitava urla di entusiasmo.

Fra le tante storie raccontate e condivise, emerge una profonda nostalgia per il tempo trascorso e per l’amicizia che, nonostante tutto, rimane impressa nei ricordi di Teocoli, un legame che va oltre i silenzi attuali e che ha segnato una parte significativa della sua vita.

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