Un significativo sostegno è stato introdotto per mitigarne l’impatto economico delle bollette energetiche in Italia. Un bonus di 200 euro sarà disponibile per le famiglie che soddisfano determinati requisiti, tra cui un’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) fino a 25 mila euro. Questa misura è stata inclusa nel decreto legge recentemente approvato, volto a contrastare l’aumento dei costi delle utenze domestiche. Si stima che circa 8 milioni di famiglie potranno beneficiare di questo aiuto, per un costo complessivo di 1,6 miliardi di euro per le casse statali.
Coloro che già usufruiscono del bonus sociale per l’energia, ovvero famiglie con un Isee fino a 9.530 euro (o 15 mila con tre figli e 20 mila con almeno quattro figli) continueranno a ricevere lo sconto abituale sulla loro bolletta, a cui si aggiungeranno i 200 euro extra. Per queste fasce, gli sconti vanno dai 168 euro annui per nuclei familiari fino a due componenti, ai 241 per quelli più numerosi. In contrasto, chi possiede un Isee superiore ma fino a 25 mila euro riceverà esclusivamente il nuovo bonus di 200 euro. È necessario che questi ultimi abbiano presentato la certificazione Isee attraverso il portale Inps per poter accedere al contributo nel secondo trimestre del 2025 o nel primo trimestre utile successivo alla presentazione.
Oltre al bonus, il decreto ha introdotto misure di protezione per i consumatori vulnerabili, garantendo la continuità del servizio di tutele graduali fino al 31 marzo 2027. Questi consumatori, tra cui gli over 75, potranno rimanere nel servizio a prezzi calmierati o scegliere di passare al mercato libero o a un servizio di maggior tutela regolamentato dall’Arera.
Infine, per migliorare la trasparenza e facilitare la confrontabilità delle offerte sul mercato libero, il decreto prevede l’introduzione di un modello standardizzato per le bollette energetiche. Questo schema mira a consentire ai consumatori di confrontare facilmente il costo attuale con quello potenziale di altre offerte, considerando la stessa potenza installata e i medesimi consumi. Le aziende che non rispetteranno questi nuovi requisiti regolamentari saranno soggette a sanzioni molto severe, che includono multe fino a 155 milioni di euro e la sospensione dell’attività fino a sei mesi. Inoltre, l’Arera avrà la facoltà di proporre al ministero competente la sospensione o la revoca della concessione per tali società.