Dieci giorni dopo la scomparsa del celebre ginecologo oncologo Giovanni Scambia, la figlia Luisa lo ricorda e condivide i profondi insegnamenti ricevuti da lui. Giovanni Scambia, noto in tutto il mondo per la sua dedizione e umanità, è stato strappato alla vita da un tumore al pancreas. Nonostante la malattia, la figlia Luisa oggi trova conforto nel sapere di aver potuto trascorrere con lui il tempo prezioso sino alla fine.

Luisa descrive il padre come un uomo la cui professione non conosceva orari, caratterizzato da un amore irriducibile per il suo lavoro. Anche nei giorni di festa come Natale, Capodanno o Pasqua, il Professor Scambia non mancava al Policlinico Gemelli di Roma. La sua dedizione non era soltanto verso i pazienti, ma si estendeva anche alla famiglia che, nonostante gli impegni lavorativi, non si è mai sentita privata della sua presenza.

Il Policlinico Gemelli rappresentava per Giovanni Scambia una seconda casa. La famiglia, al momento di decidere dove tenere le esequie, non ha avuto dubbi sulla scelta. L’umanità del professor Scambia è stata ampiamente riconosciuta da pazienti e colleghi. Veniva descritto come una persona amorevole e pacata, dalla naturale capacità di mettere chiunque a proprio agio. Era capace di ascoltare profondamente e di offrire supporto, facendo sentire le persone comprese e aiutate.

Tra i tanti insegnamenti trasmessi alla figlia, emerge la fortissima determinazione. Giovanni ha sempre inculcato l’importanza di perseguire i propri obiettivi e di rispettare gli altri, mantenendo in ogni circostanza la propria compostezza. Luisa, pur avendo scelto una carriera diversa come ingegnere nel campo della sostenibilità, ha trovato un punto di incontro con il padre attraverso la progettazione di ospedali rispondenti alle esigenze di pazienti e medici.

Da poco più di un anno, Giovanni Scambia aveva assunto anche il ruolo di nonno, facendo nascere la piccola Sofia, con cui aveva sviluppato un legame speciale. Anche se il tempo passato insieme è stato breve, Luisa promette di mantenere viva la memoria del nonno per Sofia, attraverso racconti e ricordi che la faranno sentire vicina a lui.

L’ultimo mese trascorso con il padre è stato segnato da momenti difficili ma intensi. La scoperta della malattia, comunicata in modo diretto da Giovanni, ha rappresentato per Luisa uno shock. Tuttavia, insieme al padre hanno affrontato il percorso di cura con speranza, nonostante la consapevolezza di un esito infausto. Condividere ogni istante di quel periodo ha portato serenità e conforto a Luisa, che immagina quanto, in quei momenti, il padre potesse sentirsi spaventato.

Nonostante la confusione del momento, Luisa e sua madre Emma stanno lavorando su progetti per onorare la memoria del professor Scambia e far sì che la sua eredità continui a essere presente e viva nel tempo.

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