Sebastian Stan, all’età di 42 anni, si trova in un momento della sua carriera in cui sembra più disposto a prendere rischi rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi di Hollywood. Con oltre due decenni di carriera alle spalle, caratterizzati da numerose difficoltà e superamenti di ostacoli, soprattutto come immigrato, Stan è una vera e propria icona del cinema. La sua fama globale è legata in particolare al personaggio di Bucky Barnes, che ha interpretato con successo in diverse produzioni Marvel.

Nel prossimo futuro, Stan tornerà nei panni del Soldato d’Inverno in Thunderbolts, atteso grande blockbuster del 2025. Tuttavia, l’attore ha intrapreso recentemente un progetto molto ambizioso: interpretare Donald Trump nel biopic The Apprentice. Questo ruolo, per cui è stato candidato all’Oscar come miglior attore, rappresenta una sfida che altri attori della sua generazione hanno evitato. Nonostante non fosse tra i favoriti iniziali, la sua performance ha suscitato critiche positive.

Il contesto politico americano, che ha visto molte personalità di spicco di Hollywood criticare apertamente Trump, ha creato un clima di reticenza nel nominarlo. Stan, tuttavia, ha affrontato la questione senza timore. Durante una proiezione di The Apprentice a Los Angeles, ha dichiarato che nessun altro attore ha accettato di partecipare con lui alla serie web Actors on Actors di Variety, a causa dell’argomento controverso del film.

Questo ha scatenato una reazione nel settore, con figure di rilievo come il regista Adam McKay che hanno manifestato il loro sdegno sui social media definendo il comportamento degli altri attori “disgustoso” e invocando solidarietà. McKay ha auspicato che questi attori, così come i loro addetti stampa, provino vergogna per la loro reticenza.

Nonostante le difficoltà incontrate, sia Sebastian Stan sia il film The Apprentice stanno ricevendo un appoggio insperato nei circuiti dei premi cinematografici. La pellicola ha affrontato numerose resistenze per la sua distribuzione negli Stati Uniti, in parte dovute ai contenuti che il team legale di Trump ha tentato di censurare. Stan ha condiviso, in un’intervista con Seth Meyers, la sua sorpresa nell’essere stato nominato ai Golden Globe per questo film.

Pur non avendo vinto il premio per The Apprentice, Stan ha conquistato il riconoscimento come miglior attore in una commedia ai Golden Globe e l’Orso d’Argento al Festival di Berlino, grazie alla sua interpretazione in A Different Man. Questo film, una satira morale su un attore in cerca di una cura per la neurofibromatosi che gli ha sfigurato il volto, sarà disponibile nelle sale italiane dal 20 marzo.

La storia personale di Stan, nato a Costanza in Romania e trasferitosi negli Stati Uniti da bambino, fa da contraltare alla sua attuale posizione. La politica anti-immigrati di Trump sembra colpirlo ancor più duramente per la sua storia di vita. Stan continua comunque a dimostrare talento e resilienza, e il suo anno di successi nel cinema ne è una chiara testimonianza, nonostante le battaglie contro avversità politiche e professionali.

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